Paese reale 2020

Foglie... e dopo saremo ricordi che
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Baruffaldi Franco
Baruffaldi Franco

9-2-29 Franco Baruffaldi detto Mondiali 21-9-05

Quando sono mancati mi son reso conto di aver avuto due grandi genitori. Sono stato molto fortunato. Prima mi sembrava tutto dovuto, dato per scontato. Mio padre era un uomo rigoroso, vigile, sempre presente, con noi usava poche parole, i suoi silenzi erano carichi d' amore e d' abbracci, e anch'io con mio figlio mi ritrovo in questo.

Buoso Luciana Fausta
Buoso Luciana Fausta

28-5-32 Luciana Fausta Buoso 25-10-15

Mia mamma diceva sempre – Vivi e lascia vivere. E penso che questa frase la definisca a puntino. Era una donna che non voleva contrasti, che stava in disparte, che con cercava protagonismi. Una persona semplice, umile, che come tante, venendo dalla povertà, ha lavorato moltissimo per potersi guadagnare un po' di benessere.

Campioni Magda
Campioni Magda

16-7-27 Magda Campioni 5-9-13

Io vivo nell'amore, sono la continuazione del suo amore, mi ha lasciato un tesoro, vivo ancora nutrendomi del suo amore. Un amore completo, assoluto, infinitamente grande. Da bambino, da ragazzo e da uomo, indipendentemente dai miei comportamenti, lei copriva tutto con il suo immenso amore. Ciao mamma.

Chiavicatti Maurizio
Chiavicatti Maurizio

27-6-58 Maurizio Chiavicatti 14-4-20

Dopo due mesi e mezzo di estenuante battaglia, questa mattina la sorte ed il destino mi hanno definitivamente chiamato. Un Saluto a tutti quelli che mi hanno conosciuto e voluto bene. Visto il periodo di isolamento dovuto al Covid 19 non verrà effettuata alcuna cerimonia religiosa. A fine emergenza i miei familiari organizzeranno con la Diocesi di Stienta una messa in mio ricordo, sarà quello il momento per stringerci in saluto. Grazie della vostra vicinanza di questi due mesi.

Gina
Gina

16-8-03 Gina 6-2-18

Lei mi ha salvato la vita tanti anni fa, a Ferragosto. Volevo prendere degli ansiolitici. Molti. Mi ero già messa a letto, ma Lei mi guardava con quella sua espressione umana. Interrogativa. Alzava il musetto come a dire: cazzo fai? Allora mi sono messa a piangere e l' ho riempita di baci, ho chiamato dei miei amici e ci sono andata. Sono anche rimasta a cena e poi finalmente è passata. Le devo tanto.

Grandi Bruno
Grandi Bruno

15-11-28 Bruno Grandi 28-3-95

Mio padre è stato cresciuto nella convinzione che per un uomo adulto esternare i propri sentimenti fosse una debolezza. Cosa che purtroppo ha contribuito a forgiare anche il mio, di carattere. Fino al giorno in cui è morta mia nonna, sua madre, a cui era molto legato. Quando mi ha preso in disparte, mi ha abbracciato stretto ed è scoppiato in lacrime come un bambino. Ha pianto disperato per un tempo che mi è sembrato interminabile e, pur con un certo reciproco imbarazzo, mi ha fatto capire che in quel momento ero io che dovevo essere il suo sostegno. Da quel giorno ho visto mio padre ma anche il mondo in modo diverso.

Guratti Uber
Guratti Uber

10-1-22 Uber Guratti 6-3-92

Il nostro era il ramo dei Guratti Dirindin, quello che inizialmente stava dalle parti di Sant' Antonio, poi ci siam spostati in piazza e mio padre mi raccontava che quando c'è stata l'alluvione del Po mia sorella buttava la lenza direttamente dalla finestra del primo piano. Lui, gran pescatore, gran fumatore e gran giocatore di carte era impiegato in comune, ed era un uomo buono e riservato, un comunista vero, un intellettuale autodidatta. E' andato in pensione presto ma purtroppo è morto solo dopo 10 anni. L' ho assistito negli alti e bassi di quel doloroso periodo e mi piacerebbe mi vedesse ora, forse sarebbe piu' contento di me. Era un faro, che non ho mai raggiunto pero'.

Lizzi Zoe
Lizzi Zoe

18-6-05 Zoe Lizzi 2-1-80

La Zia Zoe era quello che oggi si chiamerebbe single. Negli anni sessanta invece si usava un termine dispregiativo: zitella. Era una donna indipendente e forse la sua sua condizione di single potrebbe riflettere il fatto che a quei tempi indipendenza non era considerata una dote auspicabile in una moglie. In realtà non si è mai saputo, o quanto meno io non l'ho capito, se la sua scelta di essere sola sia stata una libera scelta o una forzatura di una società che non era pronta a donne come lei.

Maniezzi Sante
Maniezzi Sante

28-2-30 Sante Maniezzi 2-3-13

Era un muratore molto severo, ma molto capace, mio padre. Il paese adesso se n'è dimenticato ma è stato il primo nel 1969 a realizzare il cappotto per le case, che tanto va di moda oggi. Chiaramente era una cosa ancora da rifinire, ma la pensata intanto l' ha avuta lui. Anche le prime case a schiera di Stienta son frutto di una sua intuizione nel 1978. Riuscivi a recuperare spazio e quindi ad abbassare i costi. La frase che mi diceva sempre fin da bambino era – C'è chi è e chi crede di essere. Mai come in questi tempi ne comprendo il valore.

Mini Carlo Bruno
Mini Carlo Bruno

18-10-49 Carlo Bruno Mini 29-9-19

Il mio babbo diceva e mi scriveva:” La vita è bella, sempre, e vale la pena di essere vissuta. Ciao piccola” Sono un pezzo di lui, mi è rimasto il suo umorismo terapeutico, la sua risata contagiosa, il suo senso critico smisurato (talvolta antipatico) e la voglia di combattere per gli ideali e la famiglia. Se dico picchio, cimice, tavolo francese, vecchio cammello...le persone care andranno dritte ad aneddoti noti. La foglia che lo rappresenta è quella dell’acero giapponese: rossa, grande, aperta. Proprio l’albero che ha voluto, cercato e piantato con mia mamma in giardino.

Poletti Vittorini  Franchi Vincenzina
Poletti Vittorini Franchi Vincenzina

15-7-23 Vittorio Poletti 21-11-01
9-12-27 Vincenzina Franchi 20-12-86

Ho un ricordo molto intenso collegato ai miei genitori. Era la fine degli anni '70 e mia madre aveva un tumore in gola che doveva essere operato. Li chiamano a consulto e le dicono che potrà perdere l' uso della voce se le cose andavano storte. Lei che viveva di parole. Tornano a casa e per la prima volta vedo mio padre in crisi. Lui che era un duro, un uomo tutto di un pezzo, o forse uno che indossava quella maschera, era veramente affranto. E allora ha pensato di scrivere. Una lettera al professore che la operava, chiedendogli di fare tutto il possibile per salvarle la voce. Dopo è andata male, ma ricordo la gioia di quella volta li' che tutto ando' per il meglio.

Querciali Agnese
Querciali Agnese

4-11-28 Agnese Querciali 21-9-12

Mia madre ha sempre tenuto molto alla sua immagine, non sarebbe mai uscita di casa senza essere tutta “in toeletta”. Un’estate, due giorni prima di partire per il mare, scendo in garage e la trovo seduta su una sedia, in mutande, che si stava depilando le gambe bruciandosi i peli con una candela. Imprecando a tratti, perché ovviamente a tenere una fiamma vicino alla pelle non si bruciavano solo i peli, e facendo la stessa puzza che faceva mia nonna in campagna quando con la candela spiumava i polli. Un ricordo decisamente molto privato di mia mamma che, per avere un’immagine pubblica al top sulla spiaggia, si torturava in garage con una candela accesa emanando puzza di pollo strinato…

Romani Camillo
Romani Camillo

23-4-25 Camillo Romani 14-9-08

Primi anni 2000. Quasi risolte le rimostranze tra me e mio padre, che comunque riusciva ancora a farmi piangere alla bella età di 40 anni, a pranzo spesso partivano quelle di mia madre. Ma lui, di solito uno che prendeva fuoco al volo, non faceva un plissè. Forse per via di una coda di paglia esagerata, forse perchè era un po' sordo. Strano pero' non avvertire quell' ostentato - Ma-le-de-to! Bruto porco porcon! Emesso a un metro di distanza. Stavolta ero io a tentare di mediare. Ma lei con un voce da drago continuava ancora un paio di volte. Puo' sembrare disdicevole ma eran momenti di grande commedia all'italiana e io mi divertivo molto.

Rossi Marta
Rossi Marta

14-6-26 Marta Rossi 18-4-19

Questa foglia me l'ha fatta vedere per la prima volta mia mamma, avrò avuto dieci anni. La chiamava foglia del pittore perchè sembra la punta di un pennello. Le piaceva molto anche la pianta e piaceva molto anche a me, al punto che quando son venuto a stare da solo me ne ha data una. Ora ne ho una decina, è come ricordarmi di lei ogni volta che esco di casa.

Tenani M A
Tenani M A

15-9-14 Mariano Altero Tenani 7-11-94

I miei lavoravano entrambi e quindi venivo accudito da mia nonna e mio nonno. Il legame con lui era molto forte e ogni giorno mi veniva a prendere a scuola con la mitica 5oo. La cosa che ricordo con piacere, come fosse successa ieri, è che ogni giorno quando saliva in macchina diceva, parole testuali - Ades ag den nu le strope a Ninon ( un suo coetaneo che a sua volta guidava una 126 o 127 rossa) ! Il cinquino mitica 5oo ora la guido io, l' ho comprata nel 2005 e ogni volta che salgo mi ritorna in mente lui.

Villani Gina
Villani Gina

29-4-27 Gina Villani 6-2-97

Mia madre era la più espansiva in famiglia, aveva anche un umorismo molto accentuato. Lavorava nei campi, ma poi, per via del diabete, non ha potuto continuare e ha fatto la massaia, dovendosi anche occupare dei due figli piccoli di mia sorella a cui era morto il marito. Una donna di casa quindi, affettuosa ed allegra, una vera bongustaia. E questo probabilmente ha inciso sulla sua fine. Si regolava, ma a quei tempi le cure per il diabete non eran cosi' efficaci, e perciò dovevi stare molto, molto attento con i cibi. Mi è mancata, era la mia ancora.

Zerbinati Bruna
Zerbinati Bruna

20-7-25 Bruna Zerbinati 24-12-10

Dai miei 16 anni in poi c'è stata sempre gran tensione in casa. Io extraparlamentare di sinistra, mio padre Dc, anticomunista viscerale, ex repubblichino, mia madre in mezzo. In una delle ennesime litigate a pranzo lui mi urla – Tasi! Dddddzzzzzio Spurcacion!!! Tasi!- E lei dopo che se n' era andato - Eto visto, te l' e' fato quasi bestemiare. L' emissione in effetti eran molto ambigua. Vai a sapere perchè. Ricordo con grande affetto questo teatrino, questo rimprovero velato assolutamente inefficace, questo mettersi in mezzo senza averne gli strumenti, misura delle nostre perenni umanissime incapacità.

Zerbinati Maria Marisa Iana
Zerbinati Maria Marisa Iana

25-4-34 Maria Marisa Zerbinati detta Iana 8-10-99

Mia madre era la bussola della famiglia, tutto girava intorno a lei. Era una donna di carattere, piena di vita, spiritosa. Anche durante la malattia, e poi in ospedale verso la fine, cercava sempre di sdrammatizzare per noi. Veramente non capisco come abbia potuto essere cosi' leggera in quei momenti, che forza debba aver avuto per non farci star male.

Baruffaldi Franco

9-2-29 Franco Baruffaldi detto Mondiali 21-9-05

Quando sono mancati mi son reso conto di aver avuto due grandi genitori. Sono stato molto fortunato. Prima mi sembrava tutto dovuto, dato per scontato. Mio padre era un uomo rigoroso, vigile, sempre presente, con noi usava poche parole, i suoi silenzi erano carichi d' amore e d' abbracci, e anch'io con mio figlio mi ritrovo in questo.

Buoso Luciana Fausta

28-5-32 Luciana Fausta Buoso 25-10-15

Mia mamma diceva sempre – Vivi e lascia vivere. E penso che questa frase la definisca a puntino. Era una donna che non voleva contrasti, che stava in disparte, che con cercava protagonismi. Una persona semplice, umile, che come tante, venendo dalla povertà, ha lavorato moltissimo per potersi guadagnare un po' di benessere.

Campioni Magda

16-7-27 Magda Campioni 5-9-13

Io vivo nell'amore, sono la continuazione del suo amore, mi ha lasciato un tesoro, vivo ancora nutrendomi del suo amore. Un amore completo, assoluto, infinitamente grande. Da bambino, da ragazzo e da uomo, indipendentemente dai miei comportamenti, lei copriva tutto con il suo immenso amore. Ciao mamma.

Chiavicatti Maurizio

27-6-58 Maurizio Chiavicatti 14-4-20

Dopo due mesi e mezzo di estenuante battaglia, questa mattina la sorte ed il destino mi hanno definitivamente chiamato. Un Saluto a tutti quelli che mi hanno conosciuto e voluto bene. Visto il periodo di isolamento dovuto al Covid 19 non verrà effettuata alcuna cerimonia religiosa. A fine emergenza i miei familiari organizzeranno con la Diocesi di Stienta una messa in mio ricordo, sarà quello il momento per stringerci in saluto. Grazie della vostra vicinanza di questi due mesi.

Gina

16-8-03 Gina 6-2-18

Lei mi ha salvato la vita tanti anni fa, a Ferragosto. Volevo prendere degli ansiolitici. Molti. Mi ero già messa a letto, ma Lei mi guardava con quella sua espressione umana. Interrogativa. Alzava il musetto come a dire: cazzo fai? Allora mi sono messa a piangere e l' ho riempita di baci, ho chiamato dei miei amici e ci sono andata. Sono anche rimasta a cena e poi finalmente è passata. Le devo tanto.

Grandi Bruno

15-11-28 Bruno Grandi 28-3-95

Mio padre è stato cresciuto nella convinzione che per un uomo adulto esternare i propri sentimenti fosse una debolezza. Cosa che purtroppo ha contribuito a forgiare anche il mio, di carattere. Fino al giorno in cui è morta mia nonna, sua madre, a cui era molto legato. Quando mi ha preso in disparte, mi ha abbracciato stretto ed è scoppiato in lacrime come un bambino. Ha pianto disperato per un tempo che mi è sembrato interminabile e, pur con un certo reciproco imbarazzo, mi ha fatto capire che in quel momento ero io che dovevo essere il suo sostegno. Da quel giorno ho visto mio padre ma anche il mondo in modo diverso.

Guratti Uber

10-1-22 Uber Guratti 6-3-92

Il nostro era il ramo dei Guratti Dirindin, quello che inizialmente stava dalle parti di Sant' Antonio, poi ci siam spostati in piazza e mio padre mi raccontava che quando c'è stata l'alluvione del Po mia sorella buttava la lenza direttamente dalla finestra del primo piano. Lui, gran pescatore, gran fumatore e gran giocatore di carte era impiegato in comune, ed era un uomo buono e riservato, un comunista vero, un intellettuale autodidatta. E' andato in pensione presto ma purtroppo è morto solo dopo 10 anni. L' ho assistito negli alti e bassi di quel doloroso periodo e mi piacerebbe mi vedesse ora, forse sarebbe piu' contento di me. Era un faro, che non ho mai raggiunto pero'.

Lizzi Zoe

18-6-05 Zoe Lizzi 2-1-80

La Zia Zoe era quello che oggi si chiamerebbe single. Negli anni sessanta invece si usava un termine dispregiativo: zitella. Era una donna indipendente e forse la sua sua condizione di single potrebbe riflettere il fatto che a quei tempi indipendenza non era considerata una dote auspicabile in una moglie. In realtà non si è mai saputo, o quanto meno io non l'ho capito, se la sua scelta di essere sola sia stata una libera scelta o una forzatura di una società che non era pronta a donne come lei.

Maniezzi Sante

28-2-30 Sante Maniezzi 2-3-13

Era un muratore molto severo, ma molto capace, mio padre. Il paese adesso se n'è dimenticato ma è stato il primo nel 1969 a realizzare il cappotto per le case, che tanto va di moda oggi. Chiaramente era una cosa ancora da rifinire, ma la pensata intanto l' ha avuta lui. Anche le prime case a schiera di Stienta son frutto di una sua intuizione nel 1978. Riuscivi a recuperare spazio e quindi ad abbassare i costi. La frase che mi diceva sempre fin da bambino era – C'è chi è e chi crede di essere. Mai come in questi tempi ne comprendo il valore.

Mini Carlo Bruno

18-10-49 Carlo Bruno Mini 29-9-19

Il mio babbo diceva e mi scriveva:” La vita è bella, sempre, e vale la pena di essere vissuta. Ciao piccola” Sono un pezzo di lui, mi è rimasto il suo umorismo terapeutico, la sua risata contagiosa, il suo senso critico smisurato (talvolta antipatico) e la voglia di combattere per gli ideali e la famiglia. Se dico picchio, cimice, tavolo francese, vecchio cammello...le persone care andranno dritte ad aneddoti noti. La foglia che lo rappresenta è quella dell’acero giapponese: rossa, grande, aperta. Proprio l’albero che ha voluto, cercato e piantato con mia mamma in giardino.

Poletti Vittorini  Franchi Vincenzina

15-7-23 Vittorio Poletti 21-11-01
9-12-27 Vincenzina Franchi 20-12-86

Ho un ricordo molto intenso collegato ai miei genitori. Era la fine degli anni '70 e mia madre aveva un tumore in gola che doveva essere operato. Li chiamano a consulto e le dicono che potrà perdere l' uso della voce se le cose andavano storte. Lei che viveva di parole. Tornano a casa e per la prima volta vedo mio padre in crisi. Lui che era un duro, un uomo tutto di un pezzo, o forse uno che indossava quella maschera, era veramente affranto. E allora ha pensato di scrivere. Una lettera al professore che la operava, chiedendogli di fare tutto il possibile per salvarle la voce. Dopo è andata male, ma ricordo la gioia di quella volta li' che tutto ando' per il meglio.

Querciali Agnese

4-11-28 Agnese Querciali 21-9-12

Mia madre ha sempre tenuto molto alla sua immagine, non sarebbe mai uscita di casa senza essere tutta “in toeletta”. Un’estate, due giorni prima di partire per il mare, scendo in garage e la trovo seduta su una sedia, in mutande, che si stava depilando le gambe bruciandosi i peli con una candela. Imprecando a tratti, perché ovviamente a tenere una fiamma vicino alla pelle non si bruciavano solo i peli, e facendo la stessa puzza che faceva mia nonna in campagna quando con la candela spiumava i polli. Un ricordo decisamente molto privato di mia mamma che, per avere un’immagine pubblica al top sulla spiaggia, si torturava in garage con una candela accesa emanando puzza di pollo strinato…

Romani Camillo

23-4-25 Camillo Romani 14-9-08

Primi anni 2000. Quasi risolte le rimostranze tra me e mio padre, che comunque riusciva ancora a farmi piangere alla bella età di 40 anni, a pranzo spesso partivano quelle di mia madre. Ma lui, di solito uno che prendeva fuoco al volo, non faceva un plissè. Forse per via di una coda di paglia esagerata, forse perchè era un po' sordo. Strano pero' non avvertire quell' ostentato - Ma-le-de-to! Bruto porco porcon! Emesso a un metro di distanza. Stavolta ero io a tentare di mediare. Ma lei con un voce da drago continuava ancora un paio di volte. Puo' sembrare disdicevole ma eran momenti di grande commedia all'italiana e io mi divertivo molto.

Rossi Marta

14-6-26 Marta Rossi 18-4-19

Questa foglia me l'ha fatta vedere per la prima volta mia mamma, avrò avuto dieci anni. La chiamava foglia del pittore perchè sembra la punta di un pennello. Le piaceva molto anche la pianta e piaceva molto anche a me, al punto che quando son venuto a stare da solo me ne ha data una. Ora ne ho una decina, è come ricordarmi di lei ogni volta che esco di casa.

Tenani M A

15-9-14 Mariano Altero Tenani 7-11-94

I miei lavoravano entrambi e quindi venivo accudito da mia nonna e mio nonno. Il legame con lui era molto forte e ogni giorno mi veniva a prendere a scuola con la mitica 5oo. La cosa che ricordo con piacere, come fosse successa ieri, è che ogni giorno quando saliva in macchina diceva, parole testuali - Ades ag den nu le strope a Ninon ( un suo coetaneo che a sua volta guidava una 126 o 127 rossa) ! Il cinquino mitica 5oo ora la guido io, l' ho comprata nel 2005 e ogni volta che salgo mi ritorna in mente lui.

Villani Gina

29-4-27 Gina Villani 6-2-97

Mia madre era la più espansiva in famiglia, aveva anche un umorismo molto accentuato. Lavorava nei campi, ma poi, per via del diabete, non ha potuto continuare e ha fatto la massaia, dovendosi anche occupare dei due figli piccoli di mia sorella a cui era morto il marito. Una donna di casa quindi, affettuosa ed allegra, una vera bongustaia. E questo probabilmente ha inciso sulla sua fine. Si regolava, ma a quei tempi le cure per il diabete non eran cosi' efficaci, e perciò dovevi stare molto, molto attento con i cibi. Mi è mancata, era la mia ancora.

Zerbinati Bruna

20-7-25 Bruna Zerbinati 24-12-10

Dai miei 16 anni in poi c'è stata sempre gran tensione in casa. Io extraparlamentare di sinistra, mio padre Dc, anticomunista viscerale, ex repubblichino, mia madre in mezzo. In una delle ennesime litigate a pranzo lui mi urla – Tasi! Dddddzzzzzio Spurcacion!!! Tasi!- E lei dopo che se n' era andato - Eto visto, te l' e' fato quasi bestemiare. L' emissione in effetti eran molto ambigua. Vai a sapere perchè. Ricordo con grande affetto questo teatrino, questo rimprovero velato assolutamente inefficace, questo mettersi in mezzo senza averne gli strumenti, misura delle nostre perenni umanissime incapacità.

Zerbinati Maria Marisa Iana

25-4-34 Maria Marisa Zerbinati detta Iana 8-10-99

Mia madre era la bussola della famiglia, tutto girava intorno a lei. Era una donna di carattere, piena di vita, spiritosa. Anche durante la malattia, e poi in ospedale verso la fine, cercava sempre di sdrammatizzare per noi. Veramente non capisco come abbia potuto essere cosi' leggera in quei momenti, che forza debba aver avuto per non farci star male.

Paese reale 2020

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Pier Maria Romani