Paese reale 2012

Toglire, levare, sottrarre . 
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Il tema del 2012 viene espresso con il sottotitolo : TOGLIERE, LEVARE, SOTTRARRE, utilizzato in relazione ai tagli sociali imposti dalla Bce and company,  Quasi tutti, come sempre non tutti vengono colpiti, i personaggi ritratti sono solarizzati , svuotati, più eterei, depredati dei tessuti cutanei. 56 tel e da 25 cm per 35 . Ingombro total e 140 cm di a l tezza per 350 cm di lunghezza.

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Bacchiega
Bacchiega
Vorrei tanto tanto una sorellina, si' si', cosi' ho due gemelli e cosi' posso giocare di più ai soldatini, si' si'. Ma mio papà non è tanto d'accordo. ( La madre e il nonno se la ridono di gusto. N.d.r.) Tommaso Bacchiega, 23-10-2007, da grande vuol fare l' architetto.
Bagarin SARA
Bagarin SARA
Il giorno più bello di tutti per me è stato diciannove anni fa, quando dodicenne ho scivolato tutto il giorno sulla neve insieme a una mia amichetta con i sacchetti della spazzatura. E' stato durante un weekend ad Asiago, arrivati li' costava tutto un botto e allora mio papà ci ha dato i sacchetti e ha detto - To' rangeve!- Lui non lo sapeva, ma il senso di libertà assoluta che per la prima volta ci ha lasciato quel giorno non lo dimenticherò mai. Prendevamo delle velocità esagerate con quei sacchi! Sara Bagarin, 11-3-81, agente immobiliare.
Barbeschi M
Barbeschi M
l mio sogno? Che il popolo italiano si svegli e si unisca a me per promuovere una class action contro Berlusconi. Sulla mia pagina Facebook son spiegate tutte le modalità e le ragioni per farlo. Un bel giorno? Era l' 85 a Creta, un caldo terrificante. Bella giovane e sana sono scesa dalla barca e sotto una pergola mi sono scolata una birra ghiacciata. La più buona e la più fredda birra della mia vita. Me la ricordo ancora a distanza di quasi trent'anni quella birra. Mirta Barbeschi, 7-4-63, imprenditrice nell'editoria e nella comunicazione.
Bari
Bari
Mio padre stava male da tempo, al pomeriggio ho visto che era peggiorato, ma sono andata a lavorare lo stesso, con l'accordo che se si fosse ulteriormente aggravato mi avrebbero chiamato e sarei corsa. Invece mio marito, per non preoccuparmi, mi ha fatto finire il turno, e cosi' l'ho visto morto e basta, non sono potuta stare con lui in quei momenti li'. Mio marito l'ha fatto per proteggermi, ma quello è stato il giorno più brutto della mia vita. Valeria Bari, 12-2-61, operatrice socio-sanitaria.
Barotto ANGELA
Barotto ANGELA
Di giorni belli ne ho vissuti tanti ma quello da ricordare è molto recente, il 21 settembre 2011, quando è nata Diletta la mia bambina. Il giorno brutto l'ho vissuto ed allo stesso tempo l'ho nascosto...e va bene così! Il mio desiderio è quello di avere tempo, tempo per la vita. Angela Barotto, 24-5-75, impiegata.
Barotto MARCELLA
Barotto MARCELLA
Il mio sogno sarebbe quello di "vagare" per il mondo, quasi senza mèta, incontrando gente, familiarizzando con tutto ciò che mi circonda... rientrerei, qualche volta sì....giusto per "fare un po' il punto" della situazione e perchè un ritorno a casa è sempre benefico. Marcella Barotto, 13-4-72, borsista presso l'AUSL di Ferrara ufficio farmaceutico. Ma, come dice lei, in cerca d'autore, dato che la borsa di studio finirà.
Benini L
Benini L
Le giornate più belle per me adesso son quelle che passo con gli anziani alla casa di riposo. Come volontario vado a trovarli quasi ogni giorno e insieme al personale di servizio organizziamo dei giochi, gli facciam fare dei lavoretti, li intratteniamo. Mi si apre il cuore ogni volta che vengo via e loro mi dicono -Torni anche domani vero?- Lino Benini, 11-11-48, operatore alimentare in pensione.
Bertasi
Bertasi
Il primo maggio 2008 mi han comunicato che il trapianto di staminali di mio figlio era andato a buon fine, quello è stato il giorno più bello della mia vita. Aveva 21 anni ed era in cura da un anno per un linfoma. Tra l'altro, lo stesso giorno che gliel' han diagnosticato, a me diagnosticavano un tumore all' intestino. Ed il medico che me lo stava dicendo, vedendo che non battevo ciglio, ci rimase stranito - Ma ha capito di cosa le sto parlando? Ha capito? - Solo che io avevo la testa al problema di Enrico, non ci stavo per me. Tanto per dirti come sono importanti i figli. Paolo Bertasi, insegnante di lettere in pensione.
Bolognesi L
Bolognesi L
Sogn? Am piasaria truar da laurar Dio bon! Ma agh ho quarantazinch ani, l'è dura. E ormai, a part qualch lauret, iè zinch ani che a son disocupà. Leopoldo Bolognesi, 7-6-66, ex saldatore disoccupato.
Bonfante
Bonfante
Un giorno molto brutto è stato per me un po' più di un anno fa, antivigilia di Natale 2010, quando, su due piedi, insieme ai miei, abbiam dovuto decidere se mio padre dovesse essere operato d'urgenza a cuore aperto oppure no. Lo avevamo accompagnato ad una normale visita medica e ci siam trovati di fronte a questa terribile scelta. Se non si operava avrebbe di sicuro avuto un infarto più grave di quello già in atto e la conseguente paralisi completa, se si operava poteva morire sotto i ferri. Dopo averci consultato a lungo col chirurgo abbiam deciso per l'operazione, che è andata bene, anche se poi la deambulazione di mio padre è risultata compromessa. Fabio Bonfante,27-12-67, direttore di banca.
Bruschetta
Bruschetta
I giorni più belli della mia vita son stati quando son nati i miei figli e adesso quando sto coi miei cavalli. E' una passione che ho nel dna da sempre. Nel tempo libero li allevo, li addestro e li curo. Ora ne ho due, Naomi, una femmina di pony e Pantera, un purosangue iberico che sa far tutto: l' inchino, la levada e il passo spagnolo. Dopo tre quattro anni di insegnamento, rubando i segreti ai grandi professionisti dell' ippica visti in tv, riesco a fargli fare degli esercizi di alta scuola veramente difficili. Ne sono molto orgoglioso. Claudio Bruschetta, 5-3-57, macellaio banconiere
Camurri E
Camurri E
Giorno più bello della mia vita: 24 maggio 2010, quando è nata Maddalena (è anche il compleanno di Bob Dylan).Il più brutto: 24 novembre 2004, quando morì precipitando da un aereo Raffaella, la mia fidanzata dell'epoca. Il desiderio: capire qualcosa di tutto questo caos. Edoardo Camurri, 7- 9 - 74. Giornalista, scrittore, autore e conduttore tv.
Casarotto S
Casarotto S
Quando abbiamo scoperto il problema della Francesca, nostra figlia, è stato devastante. Era luglio del '95, pareva non sentisse, poi abbiamo scoperto che sentiva benissimo ma che aveva dei tratti autistici. E li' ti sembra che il mondo sia finito, che non si possa più andare avanti. Invece poi crescendo le fatiche dei primi anni sono passate e adesso è quasi normale. Ma cos'è poi la normalità? Chi può dirlo?! Sandra Casarotto, 16-11-63, mamma e moglie a tempo pieno.
Castaldini S
Castaldini S
Oddio...cosi' su due piedi?...Bè cosa vuoi che sia il sogno che ho...a trentaquattro anni è quello di crearmi una famiglia al più presto, la fidanzata ce l'ho da parecchio. Simone Castaldini, 30-4-78, elettricista artigiano.
Dallan V
Dallan V
Giorno più brutto: Assistere al trapasso del padre; per la perdita...non certo per il disagio di dover essere li' in quanto figlio. Cosa per la quale, dopo aver elaborato il lutto, ho ringraziato mille volte il destino...poteva non essere così...ero appena rientrato da un viaggio all'estero. Giorno più bello: quello iniziato col solito tran tran esistenziale ma proseguito incontrando una persona alla quale ho voluto e voglio un bene a volte eccessivo : o) e che ha contato molto nella mia vita dopo di allora. Desideri: Poter viaggiare da viaggiatore...sempre di più..per conoscere e imparare da genti e culture diverse...fino a far perdere le mie tracce.. jejejej. Valerio Dallan, 6-5-59, geometra.
Dallatorre B
Dallatorre B
Il giorno più bello è stato quando sono nati i miei figli Andrea e Giulia ma la mia vita non è stata molto bella, diciamo che cose meravigliose non ne ricordo. Il peggio nel 2004, quando mi sono separata, è capitato all' improvviso e per sei mesi...sono dimagrita tanto, tanto, tanto. La mia famiglia, sopratutto mia sorella, mi ha aiutato molto, ma da allora sono diventata più cattiva e penso molto di più a me. Barbara Dallatorre, 3-8-70, barista.
Fazio
Fazio
Il mio sogno sarebbe di starmene a Parigi, in un caffè a leggere, con la gente che cammina di fuori. E di tanto in tanto alzare lo sguardo da Maigret e rimanere ad osservarli. Fabio Fazio, 30/11/64, scrittore, autore, imitatore e conduttore televisivo.
Ferrari F
Ferrari F
Oltre a quando è nato mio figlio che adesso ha 4 mesi, il giorno più bello della mia vita è stato quello del matrimonio. Perchè ho proprio trovato una donna brava, bella e buona: Maddalena. Ci siamo sposati il 5 dicembre del 2010 e siam poi andati in viaggio di nozze alle Maldive. La cosa che forse non tutti sanno è che alle Maldive era pieno zeppo di sposini. E' un classico, vanno tutti là in viaggio di nozze, di qualsiasi ceto sociale. Fabio Ferrari, 13-4-76, imprenditore edile.
Fiore M
Fiore M
Un alba, in primavera, circa 10 anni fa, con il sole e la luna che sorgevano assieme, e 2 donne addormentate al mio fianco, sul gommone, mentre stavo rientrando dal lido di Venezia. Il mio più bel giorno è stato quello. Invece quello peggiore è stato quando è morto mio nonno Tullio a 86 anni,il maschio migliore mai conosciuto. Sogno, speranze? Uscirne vivo senza troppe sofferenze. Michele Fiore, 18-11-65, designer
Fratti M
Fratti M
Un sogn? D'advantar n'artista, ma a son brisa sta' bon, dovevo lavorare. Comunque la pasion la m'è mai andada via, sicurament avrò fat più ad zent pezi e un muc ad mostre. A 10 anni ho cominciato facendo areoplanini e poi a 18 a son passà a sculpir materiali più pesanti: legno, ferro, pietre. E 'na gran sudisfazion l'è stada quand di profesori d'arte, a Frara durant 'na mostra, i m' ha dit -I suoi lavori sembran più arte che hobbistica- Mauro Fratti, 18-7-46, saldatore in pensione.
Furini S
Furini S
A parte quando ho conosciuto Marco, la cosa più bella per me è stata quando ho iniziato a fare meditazione guidata 10 anni fa. Te ne stai tranquilla e lasci correre i pensieri fino a quando entri in uno stato diverso. Questo stato, chiamiamolo cosi', spirituale, mi dà energia e mi guarisce. E non te ne parlo a caso, io ho la sclerosi a placche, dopo un anno di meditazione si è visto scientificamente che una placca è regredita e le altre sono ferme. I miei medici lo attribuiscono ai farmaci ma io credo che non sia solo quello. Per questo consiglio a tutti la meditazione, quando hai acquisito un po' di consapevolezza puoi praticarla nei ritagli di tempo, ovunque, dovunque e con chiunque, anche in discoteca, per dire. Simonetta Furini, 16-3-67, disoccupata, ex creatrice di calzature e di abiti, ex parrucchiera, ex insegnante di pallavolo e di judo, ex operatrice ecologica.
Guerrini D
Guerrini D
Quando è morto mio padre è stato il giorno più brutto per me. Avevo 16 anni e il nostro rapporto superava il tradizionale rapporto padre-figlio, eravamo grandi amici e già lavoravo con lui. A caccia ha avuto un infarto, uno che non fumava nè beveva, nè aveva mai avuto problemi cardiaci. Quando l'ho saputo ho pensato subito che da quel momento avrei proprio dovuto rimboccarmi le maniche: 15 milioni di debiti per la casa, una sorella di 11 anni e una madre a cui badare. E' stata dura, ricordo ancora che, non avendo la patente, i primi anni era mia madre che mi portava col camioncino a lavorare. Davide Guerrini, 13-5-62, idraulico
Guerrini S
Guerrini S
Quando è morto Dimer, mio padre, è stato il giorno più brutto, ne ero innamoratissima. Avevo 11 anni ed è stato spaesamento totale, assenza, vuoto, un colpo sordo nel mio cielo di bambina, di cui non riuscivo bene a percepire la portata ma che intuivo benissimo esserci stato. Una cosa devastante, che a livello relazionale mi ha creato molti problemi col maschile. E purtroppo l'ho capito solo da adulta facendo psicoterapia. Silla Guerrini, 24-5-67, grafica e artista.
Guglielmini C
Guglielmini C
I giorni più brutti della mia vita son stati quando ho scoperto che Babbo Natale e la Befana non esistevano. Avrò avuto 6-7 anni, un dramma. Ma come?! Non vedi l'ora che arrivi il Natale per i regali, passi tutto l'anno ad aggrapparti all'attesa del Natale, che ci sia un signore che a un certo punto di dicembre fa del bene ai bambini e poi... e poi è tutta una menzogna! E' quella che mi ha dato fastidio. Perchè illuderci per nulla?! Con Dio è stato dopo, intorno ai 12 anni, ma è stato peggio. Un altro inganno più grande ancora. Non c'è un posto dopo, ti tocca morire e basta. Che presa in giro. Carlo Guglielmini, 16-11-72, insegnante-istruttore di guida.
Iannei F
Iannei F
Il mio grande desiderio? Tornare a casa, a Napoli. Son otto anni che sto qui. Mi manca il clima, il cibo, la solarità, la gente, il caos di Napoli. Ma tornare è praticamente impossibile, qui ho il lavoro, un marito, un pizzaiolo veneto tra l'altro, che paradosso per una napoletana, e una figlia di un anno, Martina. E' lei la mia Napoli adesso. Francesca Iannei, 8-4-78, architetto
Luppi M
Luppi M
Giorni brutti? Dal '77 quando ho iniziato è stata sempre un escalation in positivo. Nel '90 tra io e mia moglie avevamo una ventina di dipendenti, lei come confezionista, io come tornitore. Poi l' aria è cambiata. Con la scusa della crisi la gente se ne aprofittava per non pagarci e intanto noi avevamo fatto grossi investimenti in macchinari. Cosi' ci siamo trovati in difficoltà. Difficoltà che via via sono aumentate e che alla fine ci hanno strozzato. Oggi è peggio, manca il lavoro, mancan gli incassi e nè le banche nè le istituzioni ti danno una mano. Come potrà andare avanti? Eh?! Come?! Loris Mario Luppi, 12-6-57, imprenditore artigiano nella meccanica.
Marcanti R
Marcanti R
Il giorno più brutto della mia vita non lo ricordo, perchè è uno di quei giorni in cui appunto ti annulli senza accorgerti di esistere. Invece il giorno più bello della mia vita è stato la prima volta che ho provato amore per una ragazza, non come desiderio o bisogno, ma come pura percezione di una vita aliena da me, porta d'accesso al cosmo infinito, tanto da fuggire il sesso temendo di normalizzare tutto. E senza sesso è stato come fare l'amore con lei e con il cosmo contemporaneamente. Roberto Marcanti, 23-8-64. Autore televisivo e regista.
Mazzoni M
Mazzoni M
Sogni? Bè agh n'avria tanti, ma tanti! 'Na bela moto supersportiva par dirni un. Un bel novzent, sui quindasmila euro. Ma non si può parchè dop 'n' ora a saria fora ad ca', hehhè, i mii iè contrari, is preocuparia trop. Marco Mazzoni, 7-6-86, operaio manutentore in casa di riposo.
Milani A
Milani A
Il giorno più brutto...beh sicuramente il 23 marzo '96. Ho rischiato di perdere la vita a causa di un brutto incidente stradale. Oltre al dolore, ricordo l'angoscia sui volti dei miei quando appresero che dovevo essere trasportato d'urgenza in elicottero a Bologna e non si sapeva se ci arrivavo vivo. Ricordo le lunghe ore di terapia intensiva, i lenti miglioramenti, tutto il decorso ospedaliero sino all'intervento chirurgico, fatto ad ottobre dello stesso anno, che mi ha rimesso in sesto. Anche se mi ha lasciato una bella raccolta di cicatrici, fisiche e mentali. Crisi d'ansia e panico, e cure a base di ansiolitici e benzodiazepine, e la paura di uscire di casa e la perdita del lavoro. Per un paio d'anni il periodo è stato veramente nero, ma poi le cose sono migliorate. Alessandro Milani detto Cikito,23-1-72, responsabile bibliotecario consorzio università di Rovigo.
Monchi P
Monchi P
Desideri? Girare, andare in Canada e in nord America. Perchè? Parchè forse a lezar i giurnalin ad Tex cle tere le m'ispira. A son un colezionista ad Tex. Agh n' ho un armari pin, ad du metri par un e utanta. Quasi seicento numeri. La collezione l'ha iniziata mio padre negli anni quaranta e io l'ho continuata. Mia moglie dice sempre che prima o poi me li butta via tutti, ma lo fa per dire. Pietro Monchi, 7-6-62, gerente negozio alimentari.
Mora
Mora
Quand' ero piccolo mi sono detto questo è il giorno più bello della mia vita, avevo 12 anni ed ero andato a giocare con gli amici in una grande casa disabitata, è stata "la grande avventura" di quei tempi. Cosa desidero? Di esser ricordato come uno che ha fatto più divertire che rotto i coglioni. Il giorno più brutto è stato quando abbiam dovuto dire a mia mamma che non c'eran più speranze per mio padre. Era entrato in ospedale per un semplice bypass coronarico e non è più uscito. Cinque mesi di coma per via di un errore medico e poi op. Mi diceva sempre -Te me farè un ritrato, Bepi, prima de morir, che non te l'è mai fato- e cosi' l'unico che ho l'ho preso proprio li', con lui intubato. Giuseppe Mora detto Beppe, 28-5-62, artista.
Natali
Natali
Al me sogno? Metarm insiem con una, ma as cata gnente, sono vent'anni che son da solo. Eugenio Natali, 13-5-55, disoccupato.
Negri L
Negri L
Un giorno molto brutto è stato quando è morto mio cugino, Samuele Donatoni, quello dei Nocs, durante il sequestro Soffiantini. Era un po' più vecchio di me ma siam sempre andati molto d'accordo. Era il 18 ottobre del '97 ed è stata la polizia ad avvertirci. Dopo è saltato fuori che è morto per "fuoco amico" ma noi lo sapevamo già, suo fratello Nicolai era in polizia e quindi l'abbiamo imparato presto. Comunque non era la fine che meritava, c'è stata poca professionalità. Luca Negri, 16-7-71, artigiano commerciante.
Nicoletti G
Nicoletti G
Il giorno più bello per me è stato quello del matrimonio e quello della nascita di mio nipote Federico. Sarà perchè poverino è nato molto strabico e a due anni e mezzo han dovuto operarlo per quel problema, ma ci siamo subito attaccati molto a lui. E anche adesso che è tutto a posto, e lui è un bel ragazzo che va all' università, ogni settimana andiamo a trovarlo a Ferrara in macchina, e guido io che ho ottantasette anni. Giuliano Nicoletti detto Cilo, 16-2-25, operaio consorzio agrario in pensione.
Nicoli
Nicoli
Sa vot ca sogna?! Che me fiola la trova un post ad laor prima che mi a parta par la sù. Anch 'na meza giurnada, magari in cumun ch' in fa gnent. L'è zinch ani cl' è disocupada, si' ogni tant quel a salta fora: du di', tri misi, ma l'è trop poc, ormai la gha trentasiè ani! Sol che agh vol di atachi, senza atachi as fa gnent. Teresa Nicoli, non vuol dirmi l'età, coltivatrice diretta in pensione.
Pandolfi C
Pandolfi C
Il filo conduttore della mia vita è l'altrove: da me, da dove sono, con chiunque sono. Vorrei essere sempre altrove. Quindi il momento più bello della mia vita è sempre quando parto, esattamente quando metto il piede sulla scaletta dell'aereo. Mentre quello più brutto è ovviamente quando torno e scendo dalla scaletta dopo un lungo viaggio. Il sogno che ho è di trovare e fissare definitivamente quell' altrove che inseguo da quando ero adolescente. Carlino Pandolfi, 27-10-61, funzionario commerciale settore turismo.
Parenti D
Parenti D
Il giorno più brutto della mia vita è stato da adolescente, quando ho scoperto di avere un coglione più grosso di un altro. Terrorizzato pensavo di avere un tumore e cosi' sono andato subito dal mio medico, il dottor Novaro. Il quale mi tranquillizzò dicendo che era una cosa normale, che tutti abbiamo un coglione più grosso di un altro. E cosi' il giorno più brutto s'è trasformato in quello più bello. Davide Parenti, 31-1-57, autore delle Iene e Milano-Roma.
Piola I
Piola I
Mi sono sentita bene a occuparmi di lui, insieme a mia nonna, quell' anno intero dopo la maturità. E mi è sembrato che anche lui sia morto sereno, proprio per l'amore che ha avvertito intorno. Non l' abbiamo portato in ospedale non perchè disprezziamo gli ospedali, ma perchè a casa tutto era più intimo, più familiare. Aveva un tumore da tempo mio nonno Cesare, un omone di più di un metro e novanta, e sicuramente quando l' ho visto morire, si' si', è stato il giorno più brutto della mia vita. Anche un altro periodo è stato molto brutto, ma preferisco non parlarne. Irene Piola, 19-11-79, disoccupata ex impiegata addetta alle vendite.
Poletti R
Poletti R
Si sa, ci sono due modi nella vita per sopravvivere: o generare dei figli o generare opere d'arte. Ora che per me la letteratura è periferica rispetto al passato, il desiderio che ho è riuscire ad essere all'altezza del ruolo di padre. Esser capace di annullarmi completamente per amore dei miei figli e allo stesso tempo mantenere un' autorità nei loro confronti senza essere prevaricante. Essere cioè per loro un limite affabile. Renato Poletti, 2-5-61, agente atmosferico.
Pronzato L
Pronzato L
All'inizio del 2000 cena da amici. C'erano lui, la moglie,il bambino, un ospite e il mio nuovo fidanzato. Come sempre mi addormentai di un sonno profondo, essendo narcolettica. Tutti i conoscenti lo sanno; non si preoccupano, mi coprono e mi lasciano tranquilla. Non so dopo quanto mi sveglio. Una mano aveva superato le mutande, insinuandosi fra le cosce. Era lui, il padrone di casa, dopo aver congedato la compagnia. Lui che frequentavo da anni, i cui familiari mi portavano da sempre cose buone da mangiare. Lui che sapeva che mi era appena morto il compagno, e che vedendomi già con un altro uomo forse ha pensato che fossi territorio "disponibile". Son fuggita via e ho pianto tutta la notte. La sensazione che possa essere successo altre volte riaffiora ogni tanto, procurandomi nausea. Non sono andata dai carabinieri, troppe implicazioni familiari. Questa è la mia prima denuncia pubblica, quello il giorno peggiore della mia vita. Luisa Pronzato, 11-3-51, giornalista.
Rancura V
Rancura V
Il giorno più brutto è stato nel'90 quando è morta mia madre. E' stata una cosa talmente preziosa, talmente bella nella mia vita. E poi avevo 25 anni e già mio padre mio padre era venuto a mancare. I giorni belli per me sono ogni volta che riesco a ridere di pancia, a ridere veramente. Vittoria Rancura, 20-2-64, capodistretto Coca Cola.
Ravagnani S
Ravagnani S
Sogno? Sposarmi, avere una famiglia e un lavoro che mi piaccia, ma per scaramanzia non dico quale. Ti ho dipinto un quadretto molto canonico ma in realtà io sono una originale, passo dall' hobby per il ricamo all' andare con grande piacere in moto col mio fidanzato. E non dimentichiamo che quando sono nata, unica in paese, hanno attaccato un fiocco rosa sul campanile. Alle lancette del quadrante. A cinquanta metri d'altezza. Finalmente mio papà, lo scapolo d'oro di Stienta finalmente accasato, aveva figliato, e cosi' i suoi amici lo hanno festeggiato. Sapessi mia madre quanto ne è orgogliosa ancora adesso. Stefania Ravagnani, 28-12-86, studentessa in lettere.
Romeo A
Romeo A
Il giorno più bello per me è stato la settimana dal 15 al 24 giugno 2005, quando ho visto l'amore della mia vita. L'ho conosciuta, ho fritto per lei, pesce azzurro e zucchine, e per la prima volta mi son proprio abbandonato, lasciandomi travolgere da questo incanto. Il giorno più brutto è stato a 6 anni, quando ho scoperto che Babbo Natale non esisteva. Son stati i vicini di casa. Rivelandomi che la bicicletta avuta in regalo il 25 l' avevan comprata i miei. Io lo ritenevo impossibile: in quanto statali, non potevano permetterselo. Questo teneva in piedi Babbo Natale, cosi' invece... Il mio sogno? Essere un vecchio felice. Andrea Romeo, 27-3-74, inventore.
Ruzziconi
Ruzziconi
Il giorno più bello e contemporaneamente più brutto è stato per me quando è nata mia figlia Chiara. Bello per i motivi ovvi, brutto perchè sembrava non dovesse sopravvivere. E' nata di neanche 6 mesi, pesava 750 grammi e sarà stata una ventina di cm. L'hanno subito intubata e tenuta in incubatrice 3 mesi. La cosa peggio di quel periodo terribile, con lei sempre in bilico tra la vita e la morte, era che potevo toccarla solo infilando una mano nell'oblò dell'incubatrice. Tutti i giorni andavo a pregare la Madonna, io che non sono particolarmente devota. Ma oggi Chiara sta bene. Barbara Ruzziconi, 20-6-65, insegnante di grafica.
Sabelli F
Sabelli F
The worst day of my life was about 10 years ago. When I realised that I was losing my memory. Memory is the most important thing you have because that makes you what you are. And you cannot do anything about it, it won’t come back. To get back bits of me, I have to talk to friends, and they tell me wonderful things that I cannot remember anymore. Claudio Sabelli Fioretti, 18-4-44, journalist.
Santaunione A
Santaunione A
Giorno più bello: non proprio il giorno in cui è nata mia figlia, ma dopo un po' di tempo. Mi sono accorto di avere nelle mani, da sempre, una carezza che aveva la forma del suo viso. Quello è stato un giorno meraviglioso. Scoprirsi impotente davanti al dolore delle persone che amo. M'è capitato purtroppo più di una volta, quelli sono stati i giorni più brutti per me. Desiderio: Vivere innamorato più che posso, quel tanto che basta almeno per continuare a commuoversi davanti alle cose belle e trovare insopportabili quelle brutte. Alessandro della Santaunione, 18-10-67, agente di viaggio.
Sartori D
Sartori D
Giorno migliore: quando ho pensato di essere amata. Giorno peggiore: non so se è peggio il giorno che ti annunciano la fine dell'amore o la fine del tuo tempo. Desiderio: di più. Diana Sartori, 16-3-59, filosofa.
Serra Errante G
Serra Errante G
Il mio sogno è giocare nel Bologna, giocare nella NBA, fare lo skater professionista, vincere un oscar, suonare la batteria in un gruppo punk. Giovanni Serra Errante, 23-12-92, studente liceale.
Sgarbi
Sgarbi
Il mio desiderio essenziale è di desiderare ciò che non è immediatamente desiderabile, ossia ciò che offre un attrito al desiderio comune, facile. E' la regola dell' "ombra", che è la mia (nostra) natura occulta, ma la più vera. Nella letteratura e forse ancor più nel cinema io cerco questa ardua "grammatica", in cui mi riconosco al 90%. Il rimanente 10% è il mio segreto. Ognuno ne ha uno, e chi non l' ha non possiede aura. I buoni ritratti fissano l'ombra e lasciano intravedere l'aura. Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale Bompiani.
Soriani G
Soriani G
Il mio sogno? Viaggiare. Ho fatto dei viaggi, ma poco rispetto a quello che avrei voluto e non son mai andata in aereo e sono curiosa. Dove andrei? Mmm...l' Australia sarebbe un posto che mi piacerebbe, forse perchè essendo dall'altra parte del mondo vorrei vedere com'è il nostro opposto. Oppure in Brasile, perchè c'è allegria, il ballo. Mi piace ballare, purtroppo mio marito non è un ballerino e quindi... Grazia Soriani, 8-9-57, sarta, stilista, modellista.
Tosi F
Tosi F
Perchè ti innamori di una donna? Non si sa mica veramente. Cosi' non ti so dire perchè mi sono innamorato della pallavolo, una passione ormai cinquantennale. Mi è sempre piaciuto giocarci e sono io, insieme a Paolo Pellegrinelli, che l'ho portata e diffusa a Stienta, sia da praticante che poi da insegnante. Cosi', oltre alla nascita di mia figlia e delle mie nipotine, questi sono i giorni più belli della mia vita. Se con mia figlia sono andato in cielo, con le mie nipotine sono ancora li' che vago per l'universo dalla contentezza. Ferruccio Tosi, 17-3-49, insegnante di ginnastica in pensione.
Tosi
Tosi
A voi che l'andament par tuti sia più positiv d'adess con 'sta crisi, ma al me sogn l' è andar in pension. Son più di 40 anni che lavoro, con la mia impresina di 6 persone ho costruito più di una ventina di case e parallelamente ho tenuto quattro cimiteri, opere murarie e il resto, che anche se ti abitui è un lavoro duro perchè vedi delle cose, delle cose. Gastone Tosi, 27-11-56, artigiano edile.
Tunioli E
Tunioli E
Quand che am son spusà, quand ch' è nat la fiola e quand ch' a son dvantà sindac ad Stienta iè stadi i di' più bei dla me vita. Far al sindac l'è n' esperienza esaltante, parchè ad dirigi et porti avanti i valori ad 'na comunità intiera. E quindi l'è stà propria brut quand ho dovuto dare le dimissioni. Non mi riconoscevo nella scelta del mio partito, il Pci, che voleva impiantare nel paese una grande discarica di rifiuti tossico-nocivi contro il parere della maggioranza della popolazione. Cosi' mi han fatto dimettere da funzionario e da sindaco. Ma la discarica non è passata. Ermanno Tunioli, 18-11-47, vigile urbano in pensione.
Visentini L
Visentini L
Un sogno? Andare ad abitare al caldo, tipo alle Maldive. Da quando ho iniziato a lavorare, a 16 anni, ho dolori dappertutto: spalle, cervicale, schiena. Si' i massaggi mi fanno stare un po' meglio ma lavorando fuori e dentro da una cella frigorifera che vuoi. Servirebbero proprio le Maldive, dove sono andata in viaggio di nozze, nozze che son state il giorno più bello della mia vita direi. Tranne me piangevan tutti, anche mio marito al zigava. Laura Visentini, 9-9-77, gastronoma.
Zampini C
Zampini C
Perchè abbiam fatto una grande festa e mi hanno regalato una collana, degli orecchini e dei vestiti. Se ho sentito qualcosa di mistico al momento di ricevere il sacramento? ... insoma. Chiara Zampini, 9-8-99, da grande vuol lavorare in ufficio o fare la guida turistica.
Zampini G
Zampini G
Cosa vorrei? Fare tanti viaggi col mio moroso, e se vedo che il mio moroso non è tanto a posto porto mia sorella gemella, e poi se va male la uccido hèhhèhè. Gloria Zampini, 9-8-99, da grande vorrebbe fare la segretaria ma cambia sempre e quindi non lo sa.
Zampini P
Zampini P
A parte quando è nato mio figlio, il giorno più bello per me è stato quando mio padre si è commosso. Avevo 50 anni e dopo 30 occupati in lavori totalmente diversi dalle cose per cui avevo studiato, mi hanno assunta qui all'asilo come maestra. Ricorderò sempre la sua gioia quando gli ho riferito la cosa. Al ghea i lagarmun ai oci e mi ha detto -Hai visto? Mai arrendersi! Mai dire mai nella vita!-. Maria Paola Zampini, 26-3-56, insegnante scuola materna.
Zuffi F
Zuffi F
Brutto giorno? Ho avuto la morte in casa di mio padre che avevo 20 anni, ma senz'altro è stato peggio quando mio figlio Matteo è andato in coma. Faceva Tarzan attaccato alla traversa di una porta da calcio che non era fissata a terra e gli è caduta sull'orbita sinistra. Per fortuna il medico di base era è arrivato in tempo per impedire che soffocasse, ma è comunque andato in coma. L'abbiam portato all'ospedale di Rovigo ma poi siam dovuti andare a Ferrara perchè non avevan posto. Il come era reversibile ma aveva un trauma che gli premeva sul cervello e non si sapeva come sarebbe evoluto. Io e mio marito ci pareva di vivere in un altro mondo, come automi abbiam passato 8 giorni fissi in terapia intensiva, dentro da lui le 2 ore che si poteva e su una panchina, appena fuori dal reparto, il resto del tempo. Ora sta bene ma quel 1996 non me lo dimenticherò mai. Francesca Zuffi, 30-4-60, insegnante precaria alle materne e alle elementari.
Bacchiega

Vorrei tanto tanto una sorellina, si' si', cosi' ho due gemelli e cosi' posso giocare di più ai soldatini, si' si'. Ma mio papà non è tanto d'accordo. ( La madre e il nonno se la ridono di gusto. N.d.r.) Tommaso Bacchiega, 23-10-2007, da grande vuol fare l' architetto.

Bagarin SARA

Il giorno più bello di tutti per me è stato diciannove anni fa, quando dodicenne ho scivolato tutto il giorno sulla neve insieme a una mia amichetta con i sacchetti della spazzatura. E' stato durante un weekend ad Asiago, arrivati li' costava tutto un botto e allora mio papà ci ha dato i sacchetti e ha detto - To' rangeve!- Lui non lo sapeva, ma il senso di libertà assoluta che per la prima volta ci ha lasciato quel giorno non lo dimenticherò mai. Prendevamo delle velocità esagerate con quei sacchi! Sara Bagarin, 11-3-81, agente immobiliare.

Barbeschi M

l mio sogno? Che il popolo italiano si svegli e si unisca a me per promuovere una class action contro Berlusconi. Sulla mia pagina Facebook son spiegate tutte le modalità e le ragioni per farlo. Un bel giorno? Era l' 85 a Creta, un caldo terrificante. Bella giovane e sana sono scesa dalla barca e sotto una pergola mi sono scolata una birra ghiacciata. La più buona e la più fredda birra della mia vita. Me la ricordo ancora a distanza di quasi trent'anni quella birra. Mirta Barbeschi, 7-4-63, imprenditrice nell'editoria e nella comunicazione.

Bari

Mio padre stava male da tempo, al pomeriggio ho visto che era peggiorato, ma sono andata a lavorare lo stesso, con l'accordo che se si fosse ulteriormente aggravato mi avrebbero chiamato e sarei corsa. Invece mio marito, per non preoccuparmi, mi ha fatto finire il turno, e cosi' l'ho visto morto e basta, non sono potuta stare con lui in quei momenti li'. Mio marito l'ha fatto per proteggermi, ma quello è stato il giorno più brutto della mia vita. Valeria Bari, 12-2-61, operatrice socio-sanitaria.

Barotto ANGELA

Di giorni belli ne ho vissuti tanti ma quello da ricordare è molto recente, il 21 settembre 2011, quando è nata Diletta la mia bambina. Il giorno brutto l'ho vissuto ed allo stesso tempo l'ho nascosto...e va bene così! Il mio desiderio è quello di avere tempo, tempo per la vita. Angela Barotto, 24-5-75, impiegata.

Barotto MARCELLA

Il mio sogno sarebbe quello di "vagare" per il mondo, quasi senza mèta, incontrando gente, familiarizzando con tutto ciò che mi circonda... rientrerei, qualche volta sì....giusto per "fare un po' il punto" della situazione e perchè un ritorno a casa è sempre benefico. Marcella Barotto, 13-4-72, borsista presso l'AUSL di Ferrara ufficio farmaceutico. Ma, come dice lei, in cerca d'autore, dato che la borsa di studio finirà.

Benini L

Le giornate più belle per me adesso son quelle che passo con gli anziani alla casa di riposo. Come volontario vado a trovarli quasi ogni giorno e insieme al personale di servizio organizziamo dei giochi, gli facciam fare dei lavoretti, li intratteniamo. Mi si apre il cuore ogni volta che vengo via e loro mi dicono -Torni anche domani vero?- Lino Benini, 11-11-48, operatore alimentare in pensione.

Bertasi

Il primo maggio 2008 mi han comunicato che il trapianto di staminali di mio figlio era andato a buon fine, quello è stato il giorno più bello della mia vita. Aveva 21 anni ed era in cura da un anno per un linfoma. Tra l'altro, lo stesso giorno che gliel' han diagnosticato, a me diagnosticavano un tumore all' intestino. Ed il medico che me lo stava dicendo, vedendo che non battevo ciglio, ci rimase stranito - Ma ha capito di cosa le sto parlando? Ha capito? - Solo che io avevo la testa al problema di Enrico, non ci stavo per me. Tanto per dirti come sono importanti i figli. Paolo Bertasi, insegnante di lettere in pensione.

Bolognesi L

Sogn? Am piasaria truar da laurar Dio bon! Ma agh ho quarantazinch ani, l'è dura. E ormai, a part qualch lauret, iè zinch ani che a son disocupà. Leopoldo Bolognesi, 7-6-66, ex saldatore disoccupato.

Bonfante

Un giorno molto brutto è stato per me un po' più di un anno fa, antivigilia di Natale 2010, quando, su due piedi, insieme ai miei, abbiam dovuto decidere se mio padre dovesse essere operato d'urgenza a cuore aperto oppure no. Lo avevamo accompagnato ad una normale visita medica e ci siam trovati di fronte a questa terribile scelta. Se non si operava avrebbe di sicuro avuto un infarto più grave di quello già in atto e la conseguente paralisi completa, se si operava poteva morire sotto i ferri. Dopo averci consultato a lungo col chirurgo abbiam deciso per l'operazione, che è andata bene, anche se poi la deambulazione di mio padre è risultata compromessa. Fabio Bonfante,27-12-67, direttore di banca.

Bruschetta

I giorni più belli della mia vita son stati quando son nati i miei figli e adesso quando sto coi miei cavalli. E' una passione che ho nel dna da sempre. Nel tempo libero li allevo, li addestro e li curo. Ora ne ho due, Naomi, una femmina di pony e Pantera, un purosangue iberico che sa far tutto: l' inchino, la levada e il passo spagnolo. Dopo tre quattro anni di insegnamento, rubando i segreti ai grandi professionisti dell' ippica visti in tv, riesco a fargli fare degli esercizi di alta scuola veramente difficili. Ne sono molto orgoglioso. Claudio Bruschetta, 5-3-57, macellaio banconiere

Camurri E

Giorno più bello della mia vita: 24 maggio 2010, quando è nata Maddalena (è anche il compleanno di Bob Dylan).Il più brutto: 24 novembre 2004, quando morì precipitando da un aereo Raffaella, la mia fidanzata dell'epoca. Il desiderio: capire qualcosa di tutto questo caos. Edoardo Camurri, 7- 9 - 74. Giornalista, scrittore, autore e conduttore tv.

Casarotto S

Quando abbiamo scoperto il problema della Francesca, nostra figlia, è stato devastante. Era luglio del '95, pareva non sentisse, poi abbiamo scoperto che sentiva benissimo ma che aveva dei tratti autistici. E li' ti sembra che il mondo sia finito, che non si possa più andare avanti. Invece poi crescendo le fatiche dei primi anni sono passate e adesso è quasi normale. Ma cos'è poi la normalità? Chi può dirlo?! Sandra Casarotto, 16-11-63, mamma e moglie a tempo pieno.

Castaldini S

Oddio...cosi' su due piedi?...Bè cosa vuoi che sia il sogno che ho...a trentaquattro anni è quello di crearmi una famiglia al più presto, la fidanzata ce l'ho da parecchio. Simone Castaldini, 30-4-78, elettricista artigiano.

Dallan V

Giorno più brutto: Assistere al trapasso del padre; per la perdita...non certo per il disagio di dover essere li' in quanto figlio. Cosa per la quale, dopo aver elaborato il lutto, ho ringraziato mille volte il destino...poteva non essere così...ero appena rientrato da un viaggio all'estero. Giorno più bello: quello iniziato col solito tran tran esistenziale ma proseguito incontrando una persona alla quale ho voluto e voglio un bene a volte eccessivo : o) e che ha contato molto nella mia vita dopo di allora. Desideri: Poter viaggiare da viaggiatore...sempre di più..per conoscere e imparare da genti e culture diverse...fino a far perdere le mie tracce.. jejejej. Valerio Dallan, 6-5-59, geometra.

Dallatorre B

Il giorno più bello è stato quando sono nati i miei figli Andrea e Giulia ma la mia vita non è stata molto bella, diciamo che cose meravigliose non ne ricordo. Il peggio nel 2004, quando mi sono separata, è capitato all' improvviso e per sei mesi...sono dimagrita tanto, tanto, tanto. La mia famiglia, sopratutto mia sorella, mi ha aiutato molto, ma da allora sono diventata più cattiva e penso molto di più a me. Barbara Dallatorre, 3-8-70, barista.

Fazio

Il mio sogno sarebbe di starmene a Parigi, in un caffè a leggere, con la gente che cammina di fuori. E di tanto in tanto alzare lo sguardo da Maigret e rimanere ad osservarli. Fabio Fazio, 30/11/64, scrittore, autore, imitatore e conduttore televisivo.

Ferrari F

Oltre a quando è nato mio figlio che adesso ha 4 mesi, il giorno più bello della mia vita è stato quello del matrimonio. Perchè ho proprio trovato una donna brava, bella e buona: Maddalena. Ci siamo sposati il 5 dicembre del 2010 e siam poi andati in viaggio di nozze alle Maldive. La cosa che forse non tutti sanno è che alle Maldive era pieno zeppo di sposini. E' un classico, vanno tutti là in viaggio di nozze, di qualsiasi ceto sociale. Fabio Ferrari, 13-4-76, imprenditore edile.

Fiore M

Un alba, in primavera, circa 10 anni fa, con il sole e la luna che sorgevano assieme, e 2 donne addormentate al mio fianco, sul gommone, mentre stavo rientrando dal lido di Venezia. Il mio più bel giorno è stato quello. Invece quello peggiore è stato quando è morto mio nonno Tullio a 86 anni,il maschio migliore mai conosciuto. Sogno, speranze? Uscirne vivo senza troppe sofferenze. Michele Fiore, 18-11-65, designer

Fratti M

Un sogn? D'advantar n'artista, ma a son brisa sta' bon, dovevo lavorare. Comunque la pasion la m'è mai andada via, sicurament avrò fat più ad zent pezi e un muc ad mostre. A 10 anni ho cominciato facendo areoplanini e poi a 18 a son passà a sculpir materiali più pesanti: legno, ferro, pietre. E 'na gran sudisfazion l'è stada quand di profesori d'arte, a Frara durant 'na mostra, i m' ha dit -I suoi lavori sembran più arte che hobbistica- Mauro Fratti, 18-7-46, saldatore in pensione.

Furini S

A parte quando ho conosciuto Marco, la cosa più bella per me è stata quando ho iniziato a fare meditazione guidata 10 anni fa. Te ne stai tranquilla e lasci correre i pensieri fino a quando entri in uno stato diverso. Questo stato, chiamiamolo cosi', spirituale, mi dà energia e mi guarisce. E non te ne parlo a caso, io ho la sclerosi a placche, dopo un anno di meditazione si è visto scientificamente che una placca è regredita e le altre sono ferme. I miei medici lo attribuiscono ai farmaci ma io credo che non sia solo quello. Per questo consiglio a tutti la meditazione, quando hai acquisito un po' di consapevolezza puoi praticarla nei ritagli di tempo, ovunque, dovunque e con chiunque, anche in discoteca, per dire. Simonetta Furini, 16-3-67, disoccupata, ex creatrice di calzature e di abiti, ex parrucchiera, ex insegnante di pallavolo e di judo, ex operatrice ecologica.

Guerrini D

Quando è morto mio padre è stato il giorno più brutto per me. Avevo 16 anni e il nostro rapporto superava il tradizionale rapporto padre-figlio, eravamo grandi amici e già lavoravo con lui. A caccia ha avuto un infarto, uno che non fumava nè beveva, nè aveva mai avuto problemi cardiaci. Quando l'ho saputo ho pensato subito che da quel momento avrei proprio dovuto rimboccarmi le maniche: 15 milioni di debiti per la casa, una sorella di 11 anni e una madre a cui badare. E' stata dura, ricordo ancora che, non avendo la patente, i primi anni era mia madre che mi portava col camioncino a lavorare. Davide Guerrini, 13-5-62, idraulico

Guerrini S

Quando è morto Dimer, mio padre, è stato il giorno più brutto, ne ero innamoratissima. Avevo 11 anni ed è stato spaesamento totale, assenza, vuoto, un colpo sordo nel mio cielo di bambina, di cui non riuscivo bene a percepire la portata ma che intuivo benissimo esserci stato. Una cosa devastante, che a livello relazionale mi ha creato molti problemi col maschile. E purtroppo l'ho capito solo da adulta facendo psicoterapia. Silla Guerrini, 24-5-67, grafica e artista.

Guglielmini C

I giorni più brutti della mia vita son stati quando ho scoperto che Babbo Natale e la Befana non esistevano. Avrò avuto 6-7 anni, un dramma. Ma come?! Non vedi l'ora che arrivi il Natale per i regali, passi tutto l'anno ad aggrapparti all'attesa del Natale, che ci sia un signore che a un certo punto di dicembre fa del bene ai bambini e poi... e poi è tutta una menzogna! E' quella che mi ha dato fastidio. Perchè illuderci per nulla?! Con Dio è stato dopo, intorno ai 12 anni, ma è stato peggio. Un altro inganno più grande ancora. Non c'è un posto dopo, ti tocca morire e basta. Che presa in giro. Carlo Guglielmini, 16-11-72, insegnante-istruttore di guida.

Iannei F

Il mio grande desiderio? Tornare a casa, a Napoli. Son otto anni che sto qui. Mi manca il clima, il cibo, la solarità, la gente, il caos di Napoli. Ma tornare è praticamente impossibile, qui ho il lavoro, un marito, un pizzaiolo veneto tra l'altro, che paradosso per una napoletana, e una figlia di un anno, Martina. E' lei la mia Napoli adesso. Francesca Iannei, 8-4-78, architetto

Luppi M

Giorni brutti? Dal '77 quando ho iniziato è stata sempre un escalation in positivo. Nel '90 tra io e mia moglie avevamo una ventina di dipendenti, lei come confezionista, io come tornitore. Poi l' aria è cambiata. Con la scusa della crisi la gente se ne aprofittava per non pagarci e intanto noi avevamo fatto grossi investimenti in macchinari. Cosi' ci siamo trovati in difficoltà. Difficoltà che via via sono aumentate e che alla fine ci hanno strozzato. Oggi è peggio, manca il lavoro, mancan gli incassi e nè le banche nè le istituzioni ti danno una mano. Come potrà andare avanti? Eh?! Come?! Loris Mario Luppi, 12-6-57, imprenditore artigiano nella meccanica.

Marcanti R

Il giorno più brutto della mia vita non lo ricordo, perchè è uno di quei giorni in cui appunto ti annulli senza accorgerti di esistere. Invece il giorno più bello della mia vita è stato la prima volta che ho provato amore per una ragazza, non come desiderio o bisogno, ma come pura percezione di una vita aliena da me, porta d'accesso al cosmo infinito, tanto da fuggire il sesso temendo di normalizzare tutto. E senza sesso è stato come fare l'amore con lei e con il cosmo contemporaneamente. Roberto Marcanti, 23-8-64. Autore televisivo e regista.

Mazzoni M

Sogni? Bè agh n'avria tanti, ma tanti! 'Na bela moto supersportiva par dirni un. Un bel novzent, sui quindasmila euro. Ma non si può parchè dop 'n' ora a saria fora ad ca', hehhè, i mii iè contrari, is preocuparia trop. Marco Mazzoni, 7-6-86, operaio manutentore in casa di riposo.

Milani A

Il giorno più brutto...beh sicuramente il 23 marzo '96. Ho rischiato di perdere la vita a causa di un brutto incidente stradale. Oltre al dolore, ricordo l'angoscia sui volti dei miei quando appresero che dovevo essere trasportato d'urgenza in elicottero a Bologna e non si sapeva se ci arrivavo vivo. Ricordo le lunghe ore di terapia intensiva, i lenti miglioramenti, tutto il decorso ospedaliero sino all'intervento chirurgico, fatto ad ottobre dello stesso anno, che mi ha rimesso in sesto. Anche se mi ha lasciato una bella raccolta di cicatrici, fisiche e mentali. Crisi d'ansia e panico, e cure a base di ansiolitici e benzodiazepine, e la paura di uscire di casa e la perdita del lavoro. Per un paio d'anni il periodo è stato veramente nero, ma poi le cose sono migliorate. Alessandro Milani detto Cikito,23-1-72, responsabile bibliotecario consorzio università di Rovigo.

Monchi P

Desideri? Girare, andare in Canada e in nord America. Perchè? Parchè forse a lezar i giurnalin ad Tex cle tere le m'ispira. A son un colezionista ad Tex. Agh n' ho un armari pin, ad du metri par un e utanta. Quasi seicento numeri. La collezione l'ha iniziata mio padre negli anni quaranta e io l'ho continuata. Mia moglie dice sempre che prima o poi me li butta via tutti, ma lo fa per dire. Pietro Monchi, 7-6-62, gerente negozio alimentari.

Mora

Quand' ero piccolo mi sono detto questo è il giorno più bello della mia vita, avevo 12 anni ed ero andato a giocare con gli amici in una grande casa disabitata, è stata "la grande avventura" di quei tempi. Cosa desidero? Di esser ricordato come uno che ha fatto più divertire che rotto i coglioni. Il giorno più brutto è stato quando abbiam dovuto dire a mia mamma che non c'eran più speranze per mio padre. Era entrato in ospedale per un semplice bypass coronarico e non è più uscito. Cinque mesi di coma per via di un errore medico e poi op. Mi diceva sempre -Te me farè un ritrato, Bepi, prima de morir, che non te l'è mai fato- e cosi' l'unico che ho l'ho preso proprio li', con lui intubato. Giuseppe Mora detto Beppe, 28-5-62, artista.

Natali

Al me sogno? Metarm insiem con una, ma as cata gnente, sono vent'anni che son da solo. Eugenio Natali, 13-5-55, disoccupato.

Negri L

Un giorno molto brutto è stato quando è morto mio cugino, Samuele Donatoni, quello dei Nocs, durante il sequestro Soffiantini. Era un po' più vecchio di me ma siam sempre andati molto d'accordo. Era il 18 ottobre del '97 ed è stata la polizia ad avvertirci. Dopo è saltato fuori che è morto per "fuoco amico" ma noi lo sapevamo già, suo fratello Nicolai era in polizia e quindi l'abbiamo imparato presto. Comunque non era la fine che meritava, c'è stata poca professionalità. Luca Negri, 16-7-71, artigiano commerciante.

Nicoletti G

Il giorno più bello per me è stato quello del matrimonio e quello della nascita di mio nipote Federico. Sarà perchè poverino è nato molto strabico e a due anni e mezzo han dovuto operarlo per quel problema, ma ci siamo subito attaccati molto a lui. E anche adesso che è tutto a posto, e lui è un bel ragazzo che va all' università, ogni settimana andiamo a trovarlo a Ferrara in macchina, e guido io che ho ottantasette anni. Giuliano Nicoletti detto Cilo, 16-2-25, operaio consorzio agrario in pensione.

Nicoli

Sa vot ca sogna?! Che me fiola la trova un post ad laor prima che mi a parta par la sù. Anch 'na meza giurnada, magari in cumun ch' in fa gnent. L'è zinch ani cl' è disocupada, si' ogni tant quel a salta fora: du di', tri misi, ma l'è trop poc, ormai la gha trentasiè ani! Sol che agh vol di atachi, senza atachi as fa gnent. Teresa Nicoli, non vuol dirmi l'età, coltivatrice diretta in pensione.

Pandolfi C

Il filo conduttore della mia vita è l'altrove: da me, da dove sono, con chiunque sono. Vorrei essere sempre altrove. Quindi il momento più bello della mia vita è sempre quando parto, esattamente quando metto il piede sulla scaletta dell'aereo. Mentre quello più brutto è ovviamente quando torno e scendo dalla scaletta dopo un lungo viaggio. Il sogno che ho è di trovare e fissare definitivamente quell' altrove che inseguo da quando ero adolescente. Carlino Pandolfi, 27-10-61, funzionario commerciale settore turismo.

Parenti D

Il giorno più brutto della mia vita è stato da adolescente, quando ho scoperto di avere un coglione più grosso di un altro. Terrorizzato pensavo di avere un tumore e cosi' sono andato subito dal mio medico, il dottor Novaro. Il quale mi tranquillizzò dicendo che era una cosa normale, che tutti abbiamo un coglione più grosso di un altro. E cosi' il giorno più brutto s'è trasformato in quello più bello. Davide Parenti, 31-1-57, autore delle Iene e Milano-Roma.

Piola I

Mi sono sentita bene a occuparmi di lui, insieme a mia nonna, quell' anno intero dopo la maturità. E mi è sembrato che anche lui sia morto sereno, proprio per l'amore che ha avvertito intorno. Non l' abbiamo portato in ospedale non perchè disprezziamo gli ospedali, ma perchè a casa tutto era più intimo, più familiare. Aveva un tumore da tempo mio nonno Cesare, un omone di più di un metro e novanta, e sicuramente quando l' ho visto morire, si' si', è stato il giorno più brutto della mia vita. Anche un altro periodo è stato molto brutto, ma preferisco non parlarne. Irene Piola, 19-11-79, disoccupata ex impiegata addetta alle vendite.

Poletti R

Si sa, ci sono due modi nella vita per sopravvivere: o generare dei figli o generare opere d'arte. Ora che per me la letteratura è periferica rispetto al passato, il desiderio che ho è riuscire ad essere all'altezza del ruolo di padre. Esser capace di annullarmi completamente per amore dei miei figli e allo stesso tempo mantenere un' autorità nei loro confronti senza essere prevaricante. Essere cioè per loro un limite affabile. Renato Poletti, 2-5-61, agente atmosferico.

Pronzato L

All'inizio del 2000 cena da amici. C'erano lui, la moglie,il bambino, un ospite e il mio nuovo fidanzato. Come sempre mi addormentai di un sonno profondo, essendo narcolettica. Tutti i conoscenti lo sanno; non si preoccupano, mi coprono e mi lasciano tranquilla. Non so dopo quanto mi sveglio. Una mano aveva superato le mutande, insinuandosi fra le cosce. Era lui, il padrone di casa, dopo aver congedato la compagnia. Lui che frequentavo da anni, i cui familiari mi portavano da sempre cose buone da mangiare. Lui che sapeva che mi era appena morto il compagno, e che vedendomi già con un altro uomo forse ha pensato che fossi territorio "disponibile". Son fuggita via e ho pianto tutta la notte. La sensazione che possa essere successo altre volte riaffiora ogni tanto, procurandomi nausea. Non sono andata dai carabinieri, troppe implicazioni familiari. Questa è la mia prima denuncia pubblica, quello il giorno peggiore della mia vita. Luisa Pronzato, 11-3-51, giornalista.

Rancura V

Il giorno più brutto è stato nel'90 quando è morta mia madre. E' stata una cosa talmente preziosa, talmente bella nella mia vita. E poi avevo 25 anni e già mio padre mio padre era venuto a mancare. I giorni belli per me sono ogni volta che riesco a ridere di pancia, a ridere veramente. Vittoria Rancura, 20-2-64, capodistretto Coca Cola.

Ravagnani S

Sogno? Sposarmi, avere una famiglia e un lavoro che mi piaccia, ma per scaramanzia non dico quale. Ti ho dipinto un quadretto molto canonico ma in realtà io sono una originale, passo dall' hobby per il ricamo all' andare con grande piacere in moto col mio fidanzato. E non dimentichiamo che quando sono nata, unica in paese, hanno attaccato un fiocco rosa sul campanile. Alle lancette del quadrante. A cinquanta metri d'altezza. Finalmente mio papà, lo scapolo d'oro di Stienta finalmente accasato, aveva figliato, e cosi' i suoi amici lo hanno festeggiato. Sapessi mia madre quanto ne è orgogliosa ancora adesso. Stefania Ravagnani, 28-12-86, studentessa in lettere.

Romeo A

Il giorno più bello per me è stato la settimana dal 15 al 24 giugno 2005, quando ho visto l'amore della mia vita. L'ho conosciuta, ho fritto per lei, pesce azzurro e zucchine, e per la prima volta mi son proprio abbandonato, lasciandomi travolgere da questo incanto. Il giorno più brutto è stato a 6 anni, quando ho scoperto che Babbo Natale non esisteva. Son stati i vicini di casa. Rivelandomi che la bicicletta avuta in regalo il 25 l' avevan comprata i miei. Io lo ritenevo impossibile: in quanto statali, non potevano permetterselo. Questo teneva in piedi Babbo Natale, cosi' invece... Il mio sogno? Essere un vecchio felice. Andrea Romeo, 27-3-74, inventore.

Ruzziconi

Il giorno più bello e contemporaneamente più brutto è stato per me quando è nata mia figlia Chiara. Bello per i motivi ovvi, brutto perchè sembrava non dovesse sopravvivere. E' nata di neanche 6 mesi, pesava 750 grammi e sarà stata una ventina di cm. L'hanno subito intubata e tenuta in incubatrice 3 mesi. La cosa peggio di quel periodo terribile, con lei sempre in bilico tra la vita e la morte, era che potevo toccarla solo infilando una mano nell'oblò dell'incubatrice. Tutti i giorni andavo a pregare la Madonna, io che non sono particolarmente devota. Ma oggi Chiara sta bene. Barbara Ruzziconi, 20-6-65, insegnante di grafica.

Sabelli F

The worst day of my life was about 10 years ago. When I realised that I was losing my memory. Memory is the most important thing you have because that makes you what you are. And you cannot do anything about it, it won’t come back. To get back bits of me, I have to talk to friends, and they tell me wonderful things that I cannot remember anymore. Claudio Sabelli Fioretti, 18-4-44, journalist.

Santaunione A

Giorno più bello: non proprio il giorno in cui è nata mia figlia, ma dopo un po' di tempo. Mi sono accorto di avere nelle mani, da sempre, una carezza che aveva la forma del suo viso. Quello è stato un giorno meraviglioso. Scoprirsi impotente davanti al dolore delle persone che amo. M'è capitato purtroppo più di una volta, quelli sono stati i giorni più brutti per me. Desiderio: Vivere innamorato più che posso, quel tanto che basta almeno per continuare a commuoversi davanti alle cose belle e trovare insopportabili quelle brutte. Alessandro della Santaunione, 18-10-67, agente di viaggio.

Sartori D

Giorno migliore: quando ho pensato di essere amata. Giorno peggiore: non so se è peggio il giorno che ti annunciano la fine dell'amore o la fine del tuo tempo. Desiderio: di più. Diana Sartori, 16-3-59, filosofa.

Serra Errante G

Il mio sogno è giocare nel Bologna, giocare nella NBA, fare lo skater professionista, vincere un oscar, suonare la batteria in un gruppo punk. Giovanni Serra Errante, 23-12-92, studente liceale.

Sgarbi

Il mio desiderio essenziale è di desiderare ciò che non è immediatamente desiderabile, ossia ciò che offre un attrito al desiderio comune, facile. E' la regola dell' "ombra", che è la mia (nostra) natura occulta, ma la più vera. Nella letteratura e forse ancor più nel cinema io cerco questa ardua "grammatica", in cui mi riconosco al 90%. Il rimanente 10% è il mio segreto. Ognuno ne ha uno, e chi non l' ha non possiede aura. I buoni ritratti fissano l'ombra e lasciano intravedere l'aura. Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale Bompiani.

Soriani G

Il mio sogno? Viaggiare. Ho fatto dei viaggi, ma poco rispetto a quello che avrei voluto e non son mai andata in aereo e sono curiosa. Dove andrei? Mmm...l' Australia sarebbe un posto che mi piacerebbe, forse perchè essendo dall'altra parte del mondo vorrei vedere com'è il nostro opposto. Oppure in Brasile, perchè c'è allegria, il ballo. Mi piace ballare, purtroppo mio marito non è un ballerino e quindi... Grazia Soriani, 8-9-57, sarta, stilista, modellista.

Tosi F

Perchè ti innamori di una donna? Non si sa mica veramente. Cosi' non ti so dire perchè mi sono innamorato della pallavolo, una passione ormai cinquantennale. Mi è sempre piaciuto giocarci e sono io, insieme a Paolo Pellegrinelli, che l'ho portata e diffusa a Stienta, sia da praticante che poi da insegnante. Cosi', oltre alla nascita di mia figlia e delle mie nipotine, questi sono i giorni più belli della mia vita. Se con mia figlia sono andato in cielo, con le mie nipotine sono ancora li' che vago per l'universo dalla contentezza. Ferruccio Tosi, 17-3-49, insegnante di ginnastica in pensione.

Tosi

A voi che l'andament par tuti sia più positiv d'adess con 'sta crisi, ma al me sogn l' è andar in pension. Son più di 40 anni che lavoro, con la mia impresina di 6 persone ho costruito più di una ventina di case e parallelamente ho tenuto quattro cimiteri, opere murarie e il resto, che anche se ti abitui è un lavoro duro perchè vedi delle cose, delle cose. Gastone Tosi, 27-11-56, artigiano edile.

Tunioli E

Quand che am son spusà, quand ch' è nat la fiola e quand ch' a son dvantà sindac ad Stienta iè stadi i di' più bei dla me vita. Far al sindac l'è n' esperienza esaltante, parchè ad dirigi et porti avanti i valori ad 'na comunità intiera. E quindi l'è stà propria brut quand ho dovuto dare le dimissioni. Non mi riconoscevo nella scelta del mio partito, il Pci, che voleva impiantare nel paese una grande discarica di rifiuti tossico-nocivi contro il parere della maggioranza della popolazione. Cosi' mi han fatto dimettere da funzionario e da sindaco. Ma la discarica non è passata. Ermanno Tunioli, 18-11-47, vigile urbano in pensione.

Visentini L

Un sogno? Andare ad abitare al caldo, tipo alle Maldive. Da quando ho iniziato a lavorare, a 16 anni, ho dolori dappertutto: spalle, cervicale, schiena. Si' i massaggi mi fanno stare un po' meglio ma lavorando fuori e dentro da una cella frigorifera che vuoi. Servirebbero proprio le Maldive, dove sono andata in viaggio di nozze, nozze che son state il giorno più bello della mia vita direi. Tranne me piangevan tutti, anche mio marito al zigava. Laura Visentini, 9-9-77, gastronoma.

Zampini C

Perchè abbiam fatto una grande festa e mi hanno regalato una collana, degli orecchini e dei vestiti. Se ho sentito qualcosa di mistico al momento di ricevere il sacramento? ... insoma. Chiara Zampini, 9-8-99, da grande vuol lavorare in ufficio o fare la guida turistica.

Zampini G

Cosa vorrei? Fare tanti viaggi col mio moroso, e se vedo che il mio moroso non è tanto a posto porto mia sorella gemella, e poi se va male la uccido hèhhèhè. Gloria Zampini, 9-8-99, da grande vorrebbe fare la segretaria ma cambia sempre e quindi non lo sa.

Zampini P

A parte quando è nato mio figlio, il giorno più bello per me è stato quando mio padre si è commosso. Avevo 50 anni e dopo 30 occupati in lavori totalmente diversi dalle cose per cui avevo studiato, mi hanno assunta qui all'asilo come maestra. Ricorderò sempre la sua gioia quando gli ho riferito la cosa. Al ghea i lagarmun ai oci e mi ha detto -Hai visto? Mai arrendersi! Mai dire mai nella vita!-. Maria Paola Zampini, 26-3-56, insegnante scuola materna.

Zuffi F

Brutto giorno? Ho avuto la morte in casa di mio padre che avevo 20 anni, ma senz'altro è stato peggio quando mio figlio Matteo è andato in coma. Faceva Tarzan attaccato alla traversa di una porta da calcio che non era fissata a terra e gli è caduta sull'orbita sinistra. Per fortuna il medico di base era è arrivato in tempo per impedire che soffocasse, ma è comunque andato in coma. L'abbiam portato all'ospedale di Rovigo ma poi siam dovuti andare a Ferrara perchè non avevan posto. Il come era reversibile ma aveva un trauma che gli premeva sul cervello e non si sapeva come sarebbe evoluto. Io e mio marito ci pareva di vivere in un altro mondo, come automi abbiam passato 8 giorni fissi in terapia intensiva, dentro da lui le 2 ore che si poteva e su una panchina, appena fuori dal reparto, il resto del tempo. Ora sta bene ma quel 1996 non me lo dimenticherò mai. Francesca Zuffi, 30-4-60, insegnante precaria alle materne e alle elementari.

Paese reale 2012

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Pier Maria Romani