Paese reale 2009

Guardando in faccia l'altissimo... se c'è
49 tele da 25 cm per 35. Leggi di più.

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Il tema del 2009 tratta del nostro contrastato rapporto costante col divino e tutti sono ritratti con lo sguardo verso l 'alto, il sottotitolo recita : GUARDANDO IN FACCIA L'ALTISSIMO ... SE C' È. 
49 tele da 25 cm per 35 . Qui 3 tele sono state replicate per mantene re l'ingombro orizzontale. Ingombro total  140 cm di altezza per 325 cm di lunghezza.

 

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Altieri
Altieri

Il mio sogno? Una cosa che desidero ma che non capita spesso è alzarmi tutte le mattine e riuscire a fare un sorriso alla gente che incontro. E' da quattro cinque anni che mi impongo questo comportamento, da quando lavoro in questo negozio di cose artistiche e la nostra organizzatrice mi ha fatto notare la mia seriosità. E' stato fondamentale il suo insegnamento, perchè fa bene a chi ti vede e pure a se stessi. Nicoletta Altieri, 18-3-72, creativa.

Barca
Barca

Al me sogn? Vinzar al superenalot! Ades iè nuantatri miliun d'euro, i cava i numari propria sta sira. E anche se le chiacchere che girano dicono che lo faranno andar su un altro poco e poi lo faran vincere a qualcuno dei terremotati dell'Aquila, mi a zogh l'istes, anzi ag'ho da ricurdarm d'andar a far la schedina, quella da 5 euro già compilata...che non si sa mai. Carletto Barca detto il barone,21-9-50, saldatore in pensione.

Bertasi Marziano Rossano
Bertasi Marziano Rossano

Il più bel giorno della mia vita è stato quando sono scappato di casa. La prima volta avevo sei anni e sono scappato per andare coi giostrai a vivere in libertà. Preso subito. La seconda avevo dieci anni, in odio alla scuola ho deciso di fuggire ma mi han ripreso a Occhiobello, quattro kilometri da qua. La terza un po' di tempo fa, ero già sposato. Mi han ripreso i carabinieri a Sappada dopo una settimana. Il mio sogno quindi si capisce...essere libero, libero. Perchè la vita è tutta un vincolo. Ma se 'sta sera vinco il superenalotto...Rossano Marziano Bertasi, 27-11-53, collaboratore scolastico.

Boldrini Graziella
Boldrini Graziella

Il giorno più brutto è stato quando è morto mio padre, nel 2001, a 58 anni. Ero appena uscita dalla sala operatoria, dopo aver subito un intervento, e m'han detto che aveva un tumore incurabile. Ovviamente a lui abbiam nascosto tutto, perchè temevamo, conoscendolo, che potesse suicidarsi, e in cuore mio ho pregato Gesù, che lo facesse morire il più presto possibile, perchè non soffrisse inutilmente. Dopo 2 mesi è spirato, credo senza aver patito troppo. Graziella Boldrini, 12-2-56, casalinga.

Borghi
Borghi

Il giorno più bello per me è stato quando è nato Luca Alberto il 29-12-96. Pensa che si può dire che è cresciuto col rumore delle fucilate, perchè fino al sesto mese di gravidanza ho continuato con la mia passione: il tiro al piattello. E il '96, tra l'altro, è stato l'anno che ho vinto più gare di sempre. Adesso anche lui ha la stessa mia passione, e domani ha una gara importante a Roma. Speriamo che vinca! Giovanna Borghi, 29-6-67, operaia metalmeccanica.

Cazzoli Martina
Cazzoli Martina

Il mio desiderio? Sono due. Essere felice sentimentalmente, anzi felicissima e realizzarmi professionalmente. Da quando mi sono iscritta all'università ho sempre sognato di far parte di un' equipe che realizzi un ponte molto importante. Non so perchè ma sono sempre stata attratta dai ponti. Martina Cazzoli, 1-12-77, ingegnere civile.

Cazzoli Elisa
Cazzoli Elisa

Il mio sogno? Scrivere un libro, saper scrivere bene. Possedere cose materiali non mi darebbe soddisfazione cosi' come pubblicare un libro mio. Saper trasmettere sentimenti, emozioni, la tua vita, le tue esperienze, mi sembra la cosa più bella del mondo. Elisa Cazzoli, 3-8-68, insegnante elementare.

Contatti Roberto
Contatti Roberto

Vedere una mia applicazione che sfonda. Questo è il mio sogno. Adesso sto elaborando un programma per il computer che ottimizza la gestione dei ricambi meccanici,mi piacerebbe proprio che arrivasse a più persone possibile. Roberto Contatti, 14-2-68, imprenditore settore informatico.

Contatti Alessia
Contatti Alessia

Trovare un lavoro, un posto fisso. Questo è il mio sogno. Mi piacerebbe portare il mio aiuto nelle case di riposo. Adesso ci spero un po' di più perchè a breve dovrei iniziare un corso finalizzato a quel tipo di lavoro. Anche se io son già portata un pochino. Avevo undici anni, mia mamma soffriva di artrite reumatoide, e cosi' ho dovuto occuparmi di lei. E' nato li' l'amore per gli altri. Alessia Contatti, 12-5-79, collaboratrice familiare precaria.

Corazzari Cristiano
Corazzari Cristiano

Il giorno più bello della mia vita è legato ad un ricordo d'infanzia. Tramonto d'estate, tutto perfetto, un'età senza alcun pensiero o problema. Dopo un' infruttuosa giornata di pesca, stavo facendo su le canne. Solo l' ultima mi era rimasta in acqua. Ma all'improvviso ho visto una mangiata e ho tirato su una carpa da 10 kili. Come a dire: non bisogna mai perdere la speranza e perseverare sempre. Cristiano Corazzari, 9-11-75, avvocato.

Corazzari Giulietta
Corazzari Giulietta

Gabinetto fuori casa e foglie come carta igienica: questi erano i nostri mezzi quando avevo dodici anni. Abitavamo isolati in una golena del Po e a mio papà gli si rompevano le vene della testa. Via via si paralizzava sempre più, perchè allora i sistemi sanitari eran quel che erano, e io dovevo stargli dietro perchè mia mamma lavorava in campagna. A dodici anni è pesante eh! E quando è morto lo è stato ancora di più, il giorno peggiore della mia vita. Giulietta Corazzari, 21-8-54, operaia agricola.

Corazzari Simona
Corazzari Simona

Il giorno più brutto di tutti è stato quando mi sono resa conto che i miei si sarebbero separati, perchè ho capito che la vita sarebbe cambiata completamente per me. Avevo undici anni, ci ho messo tanto per recuperare un po' di tranquillità, e comunque quella vicenda ha influito sul mio carattere, un po' mi sono indurita. Simona Corazzari, 22-8-71, commessa Coop.

Costantini
Costantini

Il giorno più bello della mia vita è stato il sedici luglio del duemilasette quando è nato mio figlio Daniel. Frutto di una gravidanza che ho voluto e portato avanti a prescindere dalla volontà del padre, che non ha mai inteso tenere il bambino e crescerlo assieme a me. Ma della mia scelta sono e sempre sarò orgogliosa, alla faccia delle chiacchere del paese. Delia Costantini, 6-4-82, barista.

Dallatorre
Dallatorre

Desideri?... Oddio, presa alla sprovvista non so cosa dirti... anzi sì... riavere una discreta vista. Buona non l’ho mai avuta, per via di una malattia rara congenita, ma da quando avevo 26 anni progressivamente mi è diminuita. Al momento non c’è possibilità di guarigione, ma spero nella ricerca per avverare il mio sogno di vedere. Grazia Dallatorre, 20-1-52, impiegata commerciale in pensione e praticante avvocato.

Fenzi Claudio
Fenzi Claudio

Sogn? D'aver tanti soldi! Am turia dla tera e la mitaria a piantagion, frutteti. A la conduria mi parchè am pias laurar la tera, l'è un mistier ch'agh son sempar stà dentar. E po' ades stal laor l'è più bel parchè ormai l'è tut mecanizà, as fa men fadiga che 'na volta, un as god a laurar. Claudio Fenzi, 25-9-52, giardiniere.

Fenzi Lara
Fenzi Lara

Primavera 2002. Prime giornate di sole. Ho fatto il test ed è risultato positivo. Quello è stato il momento più bello per me. Quando ho saputo di aspettare Ricky. La gente mi diceva - Dopo vedrai che fatica - ma io a dir la verità non ne ho fatta tanta. La gravidanza è stata meravigliosa e pur lavorando da sola nella mia ditta, sarà perchè mia madre mi ha aiutato, anche crescerlo non è stato cosi' faticoso. Lara Fenzi, 22-12-76, imprenditrice settore informatico.

Fenzi Raimondo
Fenzi Raimondo

Al me sogn? Ciapar un poc' ad più e laurar un po' men'. Anch' se a son in pension a fagh al giardinier e stagh' adrè a trentatrè anare, zinquanta galine, zinch cunin, un pony, 'na cavarina e un maial. Parchè con setzentzinquanta euro ad minima l'è mina fazil. E po' am pias al muiment, a son brisa bon ad star ferm in ustaria. Raimondo Fenzi, 6-1-47, pensionato e giardiniere.

Ferrantin
Ferrantin

E' stato il giorno più brutto della mia vita, otto anni fa a gennaio. M'è sembrato che una parte di me venisse a mancare. Ma lui era sereno. In ospedale ha fatto progetti fino all'ultimo: festeggiare il compleanno di Enrico, mio figlio, prenotare la casa per le vacanze. Dopo sette ore era morto, e lo sapeva, perchè la malattia era di quelle che, ma continuava a progettare. Credo non abbia sofferto, o almeno non l'ha dato a vedere. Era sereno mio padre. Cinzia Ferrantin, 22-4-61, commessa in profumeria.

Forti
Forti

Il mio grande desiderio? Riconquistare mia moglie! Io ho sessant'anni ma sono ancora un giocherellone e vorrei sempre essere felice. Invece tempo fa è successa una piccola cosa che ha incrinato il rapporto e si sa: riaggiustarlo poi è difficile. Ma ci proverò finchè potrò, sono trentasei anni che stiamo assieme. Antonio Fabrizio Forti detto il Maestro, detto Bebè, 17-1-50, tecnico della Coca Cola in pensione.

Fugagnoli
Fugagnoli

Il ventidue gennaio del duemilanove è stato il giorno più brutto della mia vita perchè mi hanno trovato un tumore all'intestino. Ma a seguito di quella scoperta ho fatto altre visite, che hanno evidenziato un aneurisma dissecante all'aorta di dieci centimetri per quindici. Sono stato operato d'urgenza e ora quel problema è risolto. Quindi posso dire che paradossalmente quel tumore mi ha salvato la vita. Per il resto sto facendo della chemio e che dirti, mi sento bene. Roberto Fugagnoli, 7-11-56, pavimentista disoccupato.

Gabaldi Mattia
Gabaldi Mattia

Il giorno più bello della mia vita è stato molto tempo fa, in settembre, quando sono andato a pannocchie con mio nonno. Qualcuna l'ho tenuta per darla da mangiare alle galline, le altre, quelle più belle, le abbiamo tenute e attaccate come arredamento. Mattia Gabaldi, 9-11-02, da grande vuol fare l'ingegnere.

Gabaldi Stefano
Gabaldi Stefano

Il periodo più brutto della mia vita è stato sette anni fa. Mia madre ha avuto una paralisi e l'unico a starle dietro ero io. Dopo un mese d'ospedale era stata messa in un centro di riabilitazione a 20 km da qui e cosi' dopo il lavoro dovevo andare a farle coraggio, tagliarle la carne da mangiare in piccoli pezzi, imboccarla, pulirle la dentiera. Una esperienza terribile, mi è venuto di tutto: ansia, alopecia, di tutto. Ma lei è stata brava, le era caduto un occhio e il labbro, però si vedeva che non voleva farmela pesare troppo. Stefano Gabaldi, 27-12-67, commesso Mercatone Uno.

Ghirardelli
Ghirardelli

Non so dire se se il giorno più bello della mia vita sia stato quando è nata mia figlia o quando l'oncologo mi ha detto che non avevo più metastasi nel fegato. Era l' 8-9-94, il giorno della mia seconda nascita. All'inizio, 3 anni prima, all'ospedale di Ferrara avevan sbagliato completamente diagnosi, scambiando un tumore al seno, altamente maligno, come benigno. Ma io continuavo ad avere dolore e quindi ho chiesto di essere operata. Doveva essere una cosa semplicissima, ma aprendomi han visto che dovevan togliermi tutta la mammella, e non avendo il consenso informato han dovuto richiudermi per riaprirmi subito dopo. L' ho rivisto, poi, il medico responsabile di questo inferno, mi ha trattato con una freddezza agghiacciante. Adesso sto bene e ho fatto causa a lui e all'ospedale, anche perchè, oltre al fatto che da una metastasi al fegato non sei mai fuori al 100%, vorrei che evitasse altre devastazioni. Eleonora Ghirardelli, 10-1-69, counsellor addetta alle relazioni d'aiuto.

Gobbi
Gobbi

Al di' più bel dla me vita? Zio canela! Quand' c'am son spusà! Il 16-2-69. Quando l' ho vista scendere dalla macchina, davanti alla chiesa, ho provato un ebbrezza come se fossi su una littorina, che è come dire stare su una Ferrari adesso. Io, prima, il treno l' avevo preso solo una volta in vita, quando ero partito militare. E per il matrimonio ho voluto anche il tenore, per lavoro vendeva polli a Canaro, ma c' ha fatto un Ave Maria coi fiocchi. Vito Gobbi, 16-2-39, artigiano alimentare in pensione.

Guio
Guio

Ad campar al più pusibil! Eco quel che a desider! Ho la pressione alta e il fegato operato di calcoli, quindi la carne e il latte ai pos sol guardar. E i soliti acciacchi che an pos dar via a nisun, però insomma a stagh' mina mal. Lina Guio, 21-7-31, casalinga in pensione.

Martello
Martello

La mia vita è stata un "Biutiful" ma non ne voglio parlare con nessuno. Scusa. Gabriella Martello, 6-1-48, ausiliaria della casa di riposo in pensione.

Mazzucchi
Mazzucchi

Alcuni giorni fa, il 18 luglio, che era anche il mio compleanno, è morto mio papà. Un dolore che non pensavo mai di provare un dolore cosi'. Io gli ero molto attaccata perchè era una persona buona, semplice, che ha sempre lavorato onestamente tutta la vita. E che da solo, visto che il padre non l'aveva riconosciuto, affiancato da mia mamma, è riuscito a crearci un patrimonio. Adesso ho solo voglia di dormire, vorrei dormire per sempre, perchè questo dolore è immenso. Mirella Mazzucchi, 18-7-48, operaia agricola in pensione.

Meletti
Meletti

Essenzialmente una sensazione di rabbia, per il sovvertimento dell'ordine naturale delle cose. E' quello che ho provato quando mio fratello minore è morto. Cosi' di colpo, non se l'aspettava nessuno. Aveva solo cinquant'anni, era il più giovane di noi sette...il diciannove luglio del deumilacinque, la giornata peggiore della mia vita. Faceva anche molto caldo e per raggiungere Carpi, dove abitava, da Bologna son stato tre ore bloccato in autostrada, sull'asfalto rovente. Jenner Meletti, 15-2-48, inviato La Repubblica.

Moretto
Moretto

Il sorriso più bello che ho visto sulla faccia di mia figlia in tutta la sua vita. Quello è stato il giorno più bello di tutta la mia vita. Il cinque? O il sette luglio 2005? Il sette, il sette! Proprio il giorno di santa Edda, come mi chiamo io. Quando si è laureata in giurisprudenza a Parma. Un sorriso che ho immortalato per sempre nel mio cuore, e che rappresentava la sua liberazione da tutti i sacrifici e lo stress sopportati durante il periodo degli studi. Edda Moretto, 15-11-58, commessa.

Paiato Luigi
Paiato Luigi

Dovevamo sposarci già anni prima, ma il suo fratellino piccolo era annegato nella vasca di una fornace, e quindi abbiamo rimandato. Lo stesso però, il giorno che mi sono sposato è stato il più bello della mia vita. Ma non ero emozionato, lo son stato di più quando è nata la mia prima figlia. Li' mi son reso conto che la mia vita sarebbe cambiata completamente. Luigi Paiato, 14-10-43, operaio settore telefonico in pensione.

Paiato Enrica
Paiato Enrica

Farmi la luna di miele che non ho mai fatto. Questo è il mio sogno. Quando mi sono sposata ero in cinta e mi dava fastidio salire in macchina, quindi abbiamo rimandato. E rimanda che ti rimanda son passati più di sette anni. Enrica Paiato, 25-9-72, commessa Coop.

Partesani
Partesani

Il giorno più bello della mia vita è stato 15 anni fa, quando a Mosca ho adottato mio figlio Luca di tre anni. Era un po' che provavamo sia ad avere figli che ad adottarli, ma non si era mai concretizzato niente. Però poi, per la gioia di questa adozione, siamo riusciti anche ad avere un figlio naturale, Matteo. E so che ci sono stati altri casi come il nostro, dove la gioia ha fatto arrivare figli che prima non arrivavano. Enrico Partesani detto Maci, 3-6-52, casellante autostradale.

Piatto
Piatto

Lui non se lo aspettava proprio dato che non c' eran soldi per nessuno, e cosi' quando ha sentito le moto aprire il gas davanti casa nostra s'è commosso. Non se l' aspettava proprio la sorpresa che gli avevo preparato, ossia di riuscire a portare tutti i nostri amici che abitavano lontano, a venire in moto al nostro matrimonio. E cosi', commosso lui mi sono commossa anch' io, e in tuta e moto siamo andati a sposarci in comune. Era la mia seconda volta, ed è stato il giorno più bello della mia vita. Chiara Piatto, 31-10-66, commessa Coop.

Previati Francesca
Previati Francesca

Il giorno più brutto della mia vita è stato quando avevo sei anni ed è arrivato a casa il pianoforte. Ho provato un odio e un dolore pazzesco che a volte ancora rivivo. Io non volevo suonare il pianoforte, ma i miei, sopratutto la mamma, si'. E quindi ho dovuto suonare per due anni. L' ho talmente odiato che quasi subito ho scordato tutto quello che avevo imparato. Francesca Previati 11-1-55, farmacista.

Previati Enrico
Previati Enrico

Il mio sogno? Avere tanti soldi da non fare niente tutto il giorno. Sarò banale ma sembra che sia un po' il sogno di tutti. Enrico Previati, 31-12-92, da grande vuol fare il medico.

Ravagnani
Ravagnani

Il mio sogno? Tanti soldi! Una grande fortuna economica, per poter stare tutto il giorno ad amministrare il mio patrimonio. E quindi aver la possibilità di viaggiare in tutto il mondo. Prevalenza zone calde, anche d'inverno. Perchè col freddo sto male. Marzia Ravagnani, 10-2-63, avvocato.

Rosi
Rosi

Potevo arrivare a qualsiasi ora del giorno e lui c'era sempre, sempre. Non andava mai fuori, mai al bar, mai da nessuna parte, c'era sempre. Tutt'al più stava dietro casa a tagliare la legna. Per me era scontato che lui ci fosse ogni volta che andavo a trovarli. Cosi', dopo la sua morte il sette febbraio di quest'anno a 89 anni, il giorno peggiore della mia vita, ogni volta è una cosa dolorosa, molto, (si commuove) andare da mia mamma e non trovarlo. Germana Rosi, 29-11-62, casalinga.

Rossi Giannina
Rossi Giannina

Che desideri vot' agh' apia a st' età chi?! Da puder viazar senza star mal! E invezi nient! In coriera, in machina, se an guid brisa mi a stagh mal. E l' è sempar stà axi', fin da picula. Anch' me surela, la muier ad Luigion, la gha al stes problema. Ma si' , a le togh le pastiglie, ma dop un poc am' indurmenz, a va brisa ben! E axi' a son brisa bona da andar da nisuna part, nianch a Chieti da me fiol. Giannina Rossi, 7-2-34, imprenditrice agricola in pensione.

Salvatelli Nicola
Salvatelli Nicola

Il giorno più bello della mia vita? Ieri sera che son stato con la mia fidanzata Alessia. Ha otto anni e quello che mi ha colpito di lei è lo sguardo...ma anche il sorriso. Mi son dichiarato a scuola, verso l'una. Le ho detto: -Tu mi piaci- e lei ha risposto -Anche tu- e cosi' siamo assieme. Nicola Salvatelli, 15-6-98, da grande vuol fare il meccanico o il fotografo.

Salvatelli Vanessa
Salvatelli Vanessa

Non ho mai avuto dei giorni brutti. Mai nessuno. Vanessa Salvatelli, 17-9-04, da grande vuol fare la veterinaria delle rose.

Salvatelli Luca
Salvatelli Luca

Da quando ero ragazzino il mio sogno è sempre stato di metter su un bar, cosi' ho fatto la scuola alberghiera e poi il cameriere. E in futuro se potessi, quando i miei bambini saranno diventati grandi, desidererei appunto avere un bar tutti assieme, qui in zona, noo non mi spingo a pensare a località esotiche. Luca Salvatelli, 29-10-71, operaio metalmeccanico.

Spatari
Spatari

Il sogno che ho? Mah...abbracciare la mia bambina che abita in Moldavia e che non vedo da 18 mesi. Si chiama Loredana e abita con mio marito a Hincesti.La vedo solo in foto. Ma le ultime mi sono arrivate ad agosto e adesso siamo già a marzo. L'ho lasciata che aveva 10 mesi e lei ora quando gli chiedono dov'è la mamma, ripete sempre - E' in Italia che fa i soldi - Margherita Spatari, 3-1-85, badante.

Tenani
Tenani

Quand'è morta mia figlia nel 1990, che è nata e morta lo stesso giorno, è stata la giornata più brutta della mia vita. Si sarebbe dovuta chiamare Francesca, e sarebbe nata, se quegli incompetenti dell'ospedale di Badia Polesine, si fossero accorti in tempo che mia moglie aveva la gestosi. Mi dicevan di star tranquillo, di star tranquillo, ma intanto lei peggiorava continuamente, con la pressione alle stelle. Cosi' quando ho cambiato ospedale era troppo tardi. Han provato un cesareo ma la bambina non ce l'ha fatta. Dico sul serio, se avessi avuto dei soldi, gli avrei fatto causa a quegli incompetenti. Leobaldo Tenani, 20-2-52-, metalmeccanico.

Toffanin
Toffanin

Sogno? Mmm... son tanti! Unooo...vediamo... realizzare la casa dei miei sogni! Perchè, anche da sposata, ho sempre vissuto coi genitori e quindi non ho mai avuto una casa mia . La casa dei miei sogni la sogno sempre. Grande grande grande, che se ce l'hai grande grande hai anche i soldi per chi te la pulisce. Con piscina e campetto da calcio per mio figlio, in campagna, vicino a dove abito, perchè la zona mi piace. Michela Toffanin, 20-6-71, collaboratrice scolastica.

Tosi Stefano
Tosi Stefano

Anche se è banale il giorno più bello della mia vita è stato il ventotto febbraio dell'ottantacinque alle nove e un quarto di sera, quando è nata mia figlia. Mi dispiace solo di non aver potuto assistere al parto, perchè eran nati due bambini contemporaneamente e cosi' non han fatto entrare nessuno dei due padri. Stefano Tosi, 16-8-61, geometra.

Tosi Elvio
Tosi Elvio

I giorni più belli della mia vita son stati quando mi sono sposato, quando è nata la mia nipotina Sofia e quando nato il mio primo figlio Manuele. Ricordo che in quell'occasione ero cosi' emozionato che, dopo averlo annunciato ai miei, per rientrare in casa ho dovuto salire dal balcone avendo scordato le chiavi. Ma anche in occasione del mio matrimonio è successo qualcosa di particolare. Mi doveva accompagnare in chiesa un caro amico, l'attuale sindaco di Rovigo, ma, quando arriva a casa mia, la sua auto era sporchissima, impresentabile. Cosi', con la neve per terra e un freddo polare, era il 26 dicembre, l' ho dovuta lavare tutta io, arrivando in ritardo alla cerimonia con le mani completamente viola. Elvio Tosi, 2-9-41, insegnante di lettere in pensione.

Turatti
Turatti

Che questi giorni siano infiniti. Ecco ciò che desidero. Son riuscito ad avere un negozio per conto mio, dove lavoro con mia moglie. Abbiamo un figlio sano e che cresce bene. Vorrei proprio che questi momenti vadano avanti il più possibile. Cristian Turatti, 23-4-68, macellaio.

Viari
Viari

Beh direi che un bel giorno della mia vita è stato quando sono diventato maggiorenne. Sei ancora un ragazzo ma sei anche un uomo a tutti gli effetti. A differenza di oggi, che già a dodici tredici anni si sentono maturi, per quelli della mia generazione, credo, il traguardo dei ha segnato una svolta. La patente, la possibilità di votare, tra l'altro proprio in quegli anni ,credo, avevano abbassato l'età dai 21 ai 18. Insomma sentivo che finiva un limite e si apriva una grande strada. Carlo Viari, 26-10-57, commerciante.

Vignaga
Vignaga

Il mio grande desiderio? Sono assessore ai servizi sociali già da 2 mandati, ma vorrei diventare sindaco di Stienta. Sto nel Pd, ma prima militavo nella Dc visto che provengo da una famiglia di coltivatori diretti, dove la politica era di casa. Ho perso mia madre in tenera età e forse per questo ho maturato una sensibilità maggiore nei riguardi di chi soffre, che mi ha portato professionalmente ad occuparmi dei più disagiati. Paolo Vignaga, 5-3-64, capoufficio Usl.

Altieri

Il mio sogno? Una cosa che desidero ma che non capita spesso è alzarmi tutte le mattine e riuscire a fare un sorriso alla gente che incontro. E' da quattro cinque anni che mi impongo questo comportamento, da quando lavoro in questo negozio di cose artistiche e la nostra organizzatrice mi ha fatto notare la mia seriosità. E' stato fondamentale il suo insegnamento, perchè fa bene a chi ti vede e pure a se stessi. Nicoletta Altieri, 18-3-72, creativa.

Barca

Al me sogn? Vinzar al superenalot! Ades iè nuantatri miliun d'euro, i cava i numari propria sta sira. E anche se le chiacchere che girano dicono che lo faranno andar su un altro poco e poi lo faran vincere a qualcuno dei terremotati dell'Aquila, mi a zogh l'istes, anzi ag'ho da ricurdarm d'andar a far la schedina, quella da 5 euro già compilata...che non si sa mai. Carletto Barca detto il barone,21-9-50, saldatore in pensione.

Bertasi Marziano Rossano

Il più bel giorno della mia vita è stato quando sono scappato di casa. La prima volta avevo sei anni e sono scappato per andare coi giostrai a vivere in libertà. Preso subito. La seconda avevo dieci anni, in odio alla scuola ho deciso di fuggire ma mi han ripreso a Occhiobello, quattro kilometri da qua. La terza un po' di tempo fa, ero già sposato. Mi han ripreso i carabinieri a Sappada dopo una settimana. Il mio sogno quindi si capisce...essere libero, libero. Perchè la vita è tutta un vincolo. Ma se 'sta sera vinco il superenalotto...Rossano Marziano Bertasi, 27-11-53, collaboratore scolastico.

Boldrini Graziella

Il giorno più brutto è stato quando è morto mio padre, nel 2001, a 58 anni. Ero appena uscita dalla sala operatoria, dopo aver subito un intervento, e m'han detto che aveva un tumore incurabile. Ovviamente a lui abbiam nascosto tutto, perchè temevamo, conoscendolo, che potesse suicidarsi, e in cuore mio ho pregato Gesù, che lo facesse morire il più presto possibile, perchè non soffrisse inutilmente. Dopo 2 mesi è spirato, credo senza aver patito troppo. Graziella Boldrini, 12-2-56, casalinga.

Borghi

Il giorno più bello per me è stato quando è nato Luca Alberto il 29-12-96. Pensa che si può dire che è cresciuto col rumore delle fucilate, perchè fino al sesto mese di gravidanza ho continuato con la mia passione: il tiro al piattello. E il '96, tra l'altro, è stato l'anno che ho vinto più gare di sempre. Adesso anche lui ha la stessa mia passione, e domani ha una gara importante a Roma. Speriamo che vinca! Giovanna Borghi, 29-6-67, operaia metalmeccanica.

Cazzoli Martina

Il mio desiderio? Sono due. Essere felice sentimentalmente, anzi felicissima e realizzarmi professionalmente. Da quando mi sono iscritta all'università ho sempre sognato di far parte di un' equipe che realizzi un ponte molto importante. Non so perchè ma sono sempre stata attratta dai ponti. Martina Cazzoli, 1-12-77, ingegnere civile.

Cazzoli Elisa

Il mio sogno? Scrivere un libro, saper scrivere bene. Possedere cose materiali non mi darebbe soddisfazione cosi' come pubblicare un libro mio. Saper trasmettere sentimenti, emozioni, la tua vita, le tue esperienze, mi sembra la cosa più bella del mondo. Elisa Cazzoli, 3-8-68, insegnante elementare.

Contatti Roberto

Vedere una mia applicazione che sfonda. Questo è il mio sogno. Adesso sto elaborando un programma per il computer che ottimizza la gestione dei ricambi meccanici,mi piacerebbe proprio che arrivasse a più persone possibile. Roberto Contatti, 14-2-68, imprenditore settore informatico.

Contatti Alessia

Trovare un lavoro, un posto fisso. Questo è il mio sogno. Mi piacerebbe portare il mio aiuto nelle case di riposo. Adesso ci spero un po' di più perchè a breve dovrei iniziare un corso finalizzato a quel tipo di lavoro. Anche se io son già portata un pochino. Avevo undici anni, mia mamma soffriva di artrite reumatoide, e cosi' ho dovuto occuparmi di lei. E' nato li' l'amore per gli altri. Alessia Contatti, 12-5-79, collaboratrice familiare precaria.

Corazzari Cristiano

Il giorno più bello della mia vita è legato ad un ricordo d'infanzia. Tramonto d'estate, tutto perfetto, un'età senza alcun pensiero o problema. Dopo un' infruttuosa giornata di pesca, stavo facendo su le canne. Solo l' ultima mi era rimasta in acqua. Ma all'improvviso ho visto una mangiata e ho tirato su una carpa da 10 kili. Come a dire: non bisogna mai perdere la speranza e perseverare sempre. Cristiano Corazzari, 9-11-75, avvocato.

Corazzari Giulietta

Gabinetto fuori casa e foglie come carta igienica: questi erano i nostri mezzi quando avevo dodici anni. Abitavamo isolati in una golena del Po e a mio papà gli si rompevano le vene della testa. Via via si paralizzava sempre più, perchè allora i sistemi sanitari eran quel che erano, e io dovevo stargli dietro perchè mia mamma lavorava in campagna. A dodici anni è pesante eh! E quando è morto lo è stato ancora di più, il giorno peggiore della mia vita. Giulietta Corazzari, 21-8-54, operaia agricola.

Corazzari Simona

Il giorno più brutto di tutti è stato quando mi sono resa conto che i miei si sarebbero separati, perchè ho capito che la vita sarebbe cambiata completamente per me. Avevo undici anni, ci ho messo tanto per recuperare un po' di tranquillità, e comunque quella vicenda ha influito sul mio carattere, un po' mi sono indurita. Simona Corazzari, 22-8-71, commessa Coop.

Costantini

Il giorno più bello della mia vita è stato il sedici luglio del duemilasette quando è nato mio figlio Daniel. Frutto di una gravidanza che ho voluto e portato avanti a prescindere dalla volontà del padre, che non ha mai inteso tenere il bambino e crescerlo assieme a me. Ma della mia scelta sono e sempre sarò orgogliosa, alla faccia delle chiacchere del paese. Delia Costantini, 6-4-82, barista.

Dallatorre

Desideri?... Oddio, presa alla sprovvista non so cosa dirti... anzi sì... riavere una discreta vista. Buona non l’ho mai avuta, per via di una malattia rara congenita, ma da quando avevo 26 anni progressivamente mi è diminuita. Al momento non c’è possibilità di guarigione, ma spero nella ricerca per avverare il mio sogno di vedere. Grazia Dallatorre, 20-1-52, impiegata commerciale in pensione e praticante avvocato.

Fenzi Claudio

Sogn? D'aver tanti soldi! Am turia dla tera e la mitaria a piantagion, frutteti. A la conduria mi parchè am pias laurar la tera, l'è un mistier ch'agh son sempar stà dentar. E po' ades stal laor l'è più bel parchè ormai l'è tut mecanizà, as fa men fadiga che 'na volta, un as god a laurar. Claudio Fenzi, 25-9-52, giardiniere.

Fenzi Lara

Primavera 2002. Prime giornate di sole. Ho fatto il test ed è risultato positivo. Quello è stato il momento più bello per me. Quando ho saputo di aspettare Ricky. La gente mi diceva - Dopo vedrai che fatica - ma io a dir la verità non ne ho fatta tanta. La gravidanza è stata meravigliosa e pur lavorando da sola nella mia ditta, sarà perchè mia madre mi ha aiutato, anche crescerlo non è stato cosi' faticoso. Lara Fenzi, 22-12-76, imprenditrice settore informatico.

Fenzi Raimondo

Al me sogn? Ciapar un poc' ad più e laurar un po' men'. Anch' se a son in pension a fagh al giardinier e stagh' adrè a trentatrè anare, zinquanta galine, zinch cunin, un pony, 'na cavarina e un maial. Parchè con setzentzinquanta euro ad minima l'è mina fazil. E po' am pias al muiment, a son brisa bon ad star ferm in ustaria. Raimondo Fenzi, 6-1-47, pensionato e giardiniere.

Ferrantin

E' stato il giorno più brutto della mia vita, otto anni fa a gennaio. M'è sembrato che una parte di me venisse a mancare. Ma lui era sereno. In ospedale ha fatto progetti fino all'ultimo: festeggiare il compleanno di Enrico, mio figlio, prenotare la casa per le vacanze. Dopo sette ore era morto, e lo sapeva, perchè la malattia era di quelle che, ma continuava a progettare. Credo non abbia sofferto, o almeno non l'ha dato a vedere. Era sereno mio padre. Cinzia Ferrantin, 22-4-61, commessa in profumeria.

Forti

Il mio grande desiderio? Riconquistare mia moglie! Io ho sessant'anni ma sono ancora un giocherellone e vorrei sempre essere felice. Invece tempo fa è successa una piccola cosa che ha incrinato il rapporto e si sa: riaggiustarlo poi è difficile. Ma ci proverò finchè potrò, sono trentasei anni che stiamo assieme. Antonio Fabrizio Forti detto il Maestro, detto Bebè, 17-1-50, tecnico della Coca Cola in pensione.

Fugagnoli

Il ventidue gennaio del duemilanove è stato il giorno più brutto della mia vita perchè mi hanno trovato un tumore all'intestino. Ma a seguito di quella scoperta ho fatto altre visite, che hanno evidenziato un aneurisma dissecante all'aorta di dieci centimetri per quindici. Sono stato operato d'urgenza e ora quel problema è risolto. Quindi posso dire che paradossalmente quel tumore mi ha salvato la vita. Per il resto sto facendo della chemio e che dirti, mi sento bene. Roberto Fugagnoli, 7-11-56, pavimentista disoccupato.

Gabaldi Mattia

Il giorno più bello della mia vita è stato molto tempo fa, in settembre, quando sono andato a pannocchie con mio nonno. Qualcuna l'ho tenuta per darla da mangiare alle galline, le altre, quelle più belle, le abbiamo tenute e attaccate come arredamento. Mattia Gabaldi, 9-11-02, da grande vuol fare l'ingegnere.

Gabaldi Stefano

Il periodo più brutto della mia vita è stato sette anni fa. Mia madre ha avuto una paralisi e l'unico a starle dietro ero io. Dopo un mese d'ospedale era stata messa in un centro di riabilitazione a 20 km da qui e cosi' dopo il lavoro dovevo andare a farle coraggio, tagliarle la carne da mangiare in piccoli pezzi, imboccarla, pulirle la dentiera. Una esperienza terribile, mi è venuto di tutto: ansia, alopecia, di tutto. Ma lei è stata brava, le era caduto un occhio e il labbro, però si vedeva che non voleva farmela pesare troppo. Stefano Gabaldi, 27-12-67, commesso Mercatone Uno.

Ghirardelli

Non so dire se se il giorno più bello della mia vita sia stato quando è nata mia figlia o quando l'oncologo mi ha detto che non avevo più metastasi nel fegato. Era l' 8-9-94, il giorno della mia seconda nascita. All'inizio, 3 anni prima, all'ospedale di Ferrara avevan sbagliato completamente diagnosi, scambiando un tumore al seno, altamente maligno, come benigno. Ma io continuavo ad avere dolore e quindi ho chiesto di essere operata. Doveva essere una cosa semplicissima, ma aprendomi han visto che dovevan togliermi tutta la mammella, e non avendo il consenso informato han dovuto richiudermi per riaprirmi subito dopo. L' ho rivisto, poi, il medico responsabile di questo inferno, mi ha trattato con una freddezza agghiacciante. Adesso sto bene e ho fatto causa a lui e all'ospedale, anche perchè, oltre al fatto che da una metastasi al fegato non sei mai fuori al 100%, vorrei che evitasse altre devastazioni. Eleonora Ghirardelli, 10-1-69, counsellor addetta alle relazioni d'aiuto.

Gobbi

Al di' più bel dla me vita? Zio canela! Quand' c'am son spusà! Il 16-2-69. Quando l' ho vista scendere dalla macchina, davanti alla chiesa, ho provato un ebbrezza come se fossi su una littorina, che è come dire stare su una Ferrari adesso. Io, prima, il treno l' avevo preso solo una volta in vita, quando ero partito militare. E per il matrimonio ho voluto anche il tenore, per lavoro vendeva polli a Canaro, ma c' ha fatto un Ave Maria coi fiocchi. Vito Gobbi, 16-2-39, artigiano alimentare in pensione.

Guio

Ad campar al più pusibil! Eco quel che a desider! Ho la pressione alta e il fegato operato di calcoli, quindi la carne e il latte ai pos sol guardar. E i soliti acciacchi che an pos dar via a nisun, però insomma a stagh' mina mal. Lina Guio, 21-7-31, casalinga in pensione.

Martello

La mia vita è stata un "Biutiful" ma non ne voglio parlare con nessuno. Scusa. Gabriella Martello, 6-1-48, ausiliaria della casa di riposo in pensione.

Mazzucchi

Alcuni giorni fa, il 18 luglio, che era anche il mio compleanno, è morto mio papà. Un dolore che non pensavo mai di provare un dolore cosi'. Io gli ero molto attaccata perchè era una persona buona, semplice, che ha sempre lavorato onestamente tutta la vita. E che da solo, visto che il padre non l'aveva riconosciuto, affiancato da mia mamma, è riuscito a crearci un patrimonio. Adesso ho solo voglia di dormire, vorrei dormire per sempre, perchè questo dolore è immenso. Mirella Mazzucchi, 18-7-48, operaia agricola in pensione.

Meletti

Essenzialmente una sensazione di rabbia, per il sovvertimento dell'ordine naturale delle cose. E' quello che ho provato quando mio fratello minore è morto. Cosi' di colpo, non se l'aspettava nessuno. Aveva solo cinquant'anni, era il più giovane di noi sette...il diciannove luglio del deumilacinque, la giornata peggiore della mia vita. Faceva anche molto caldo e per raggiungere Carpi, dove abitava, da Bologna son stato tre ore bloccato in autostrada, sull'asfalto rovente. Jenner Meletti, 15-2-48, inviato La Repubblica.

Moretto

Il sorriso più bello che ho visto sulla faccia di mia figlia in tutta la sua vita. Quello è stato il giorno più bello di tutta la mia vita. Il cinque? O il sette luglio 2005? Il sette, il sette! Proprio il giorno di santa Edda, come mi chiamo io. Quando si è laureata in giurisprudenza a Parma. Un sorriso che ho immortalato per sempre nel mio cuore, e che rappresentava la sua liberazione da tutti i sacrifici e lo stress sopportati durante il periodo degli studi. Edda Moretto, 15-11-58, commessa.

Paiato Luigi

Dovevamo sposarci già anni prima, ma il suo fratellino piccolo era annegato nella vasca di una fornace, e quindi abbiamo rimandato. Lo stesso però, il giorno che mi sono sposato è stato il più bello della mia vita. Ma non ero emozionato, lo son stato di più quando è nata la mia prima figlia. Li' mi son reso conto che la mia vita sarebbe cambiata completamente. Luigi Paiato, 14-10-43, operaio settore telefonico in pensione.

Paiato Enrica

Farmi la luna di miele che non ho mai fatto. Questo è il mio sogno. Quando mi sono sposata ero in cinta e mi dava fastidio salire in macchina, quindi abbiamo rimandato. E rimanda che ti rimanda son passati più di sette anni. Enrica Paiato, 25-9-72, commessa Coop.

Partesani

Il giorno più bello della mia vita è stato 15 anni fa, quando a Mosca ho adottato mio figlio Luca di tre anni. Era un po' che provavamo sia ad avere figli che ad adottarli, ma non si era mai concretizzato niente. Però poi, per la gioia di questa adozione, siamo riusciti anche ad avere un figlio naturale, Matteo. E so che ci sono stati altri casi come il nostro, dove la gioia ha fatto arrivare figli che prima non arrivavano. Enrico Partesani detto Maci, 3-6-52, casellante autostradale.

Piatto

Lui non se lo aspettava proprio dato che non c' eran soldi per nessuno, e cosi' quando ha sentito le moto aprire il gas davanti casa nostra s'è commosso. Non se l' aspettava proprio la sorpresa che gli avevo preparato, ossia di riuscire a portare tutti i nostri amici che abitavano lontano, a venire in moto al nostro matrimonio. E cosi', commosso lui mi sono commossa anch' io, e in tuta e moto siamo andati a sposarci in comune. Era la mia seconda volta, ed è stato il giorno più bello della mia vita. Chiara Piatto, 31-10-66, commessa Coop.

Previati Francesca

Il giorno più brutto della mia vita è stato quando avevo sei anni ed è arrivato a casa il pianoforte. Ho provato un odio e un dolore pazzesco che a volte ancora rivivo. Io non volevo suonare il pianoforte, ma i miei, sopratutto la mamma, si'. E quindi ho dovuto suonare per due anni. L' ho talmente odiato che quasi subito ho scordato tutto quello che avevo imparato. Francesca Previati 11-1-55, farmacista.

Previati Enrico

Il mio sogno? Avere tanti soldi da non fare niente tutto il giorno. Sarò banale ma sembra che sia un po' il sogno di tutti. Enrico Previati, 31-12-92, da grande vuol fare il medico.

Ravagnani

Il mio sogno? Tanti soldi! Una grande fortuna economica, per poter stare tutto il giorno ad amministrare il mio patrimonio. E quindi aver la possibilità di viaggiare in tutto il mondo. Prevalenza zone calde, anche d'inverno. Perchè col freddo sto male. Marzia Ravagnani, 10-2-63, avvocato.

Rosi

Potevo arrivare a qualsiasi ora del giorno e lui c'era sempre, sempre. Non andava mai fuori, mai al bar, mai da nessuna parte, c'era sempre. Tutt'al più stava dietro casa a tagliare la legna. Per me era scontato che lui ci fosse ogni volta che andavo a trovarli. Cosi', dopo la sua morte il sette febbraio di quest'anno a 89 anni, il giorno peggiore della mia vita, ogni volta è una cosa dolorosa, molto, (si commuove) andare da mia mamma e non trovarlo. Germana Rosi, 29-11-62, casalinga.

Rossi Giannina

Che desideri vot' agh' apia a st' età chi?! Da puder viazar senza star mal! E invezi nient! In coriera, in machina, se an guid brisa mi a stagh mal. E l' è sempar stà axi', fin da picula. Anch' me surela, la muier ad Luigion, la gha al stes problema. Ma si' , a le togh le pastiglie, ma dop un poc am' indurmenz, a va brisa ben! E axi' a son brisa bona da andar da nisuna part, nianch a Chieti da me fiol. Giannina Rossi, 7-2-34, imprenditrice agricola in pensione.

Salvatelli Nicola

Il giorno più bello della mia vita? Ieri sera che son stato con la mia fidanzata Alessia. Ha otto anni e quello che mi ha colpito di lei è lo sguardo...ma anche il sorriso. Mi son dichiarato a scuola, verso l'una. Le ho detto: -Tu mi piaci- e lei ha risposto -Anche tu- e cosi' siamo assieme. Nicola Salvatelli, 15-6-98, da grande vuol fare il meccanico o il fotografo.

Salvatelli Vanessa

Non ho mai avuto dei giorni brutti. Mai nessuno. Vanessa Salvatelli, 17-9-04, da grande vuol fare la veterinaria delle rose.

Salvatelli Luca

Da quando ero ragazzino il mio sogno è sempre stato di metter su un bar, cosi' ho fatto la scuola alberghiera e poi il cameriere. E in futuro se potessi, quando i miei bambini saranno diventati grandi, desidererei appunto avere un bar tutti assieme, qui in zona, noo non mi spingo a pensare a località esotiche. Luca Salvatelli, 29-10-71, operaio metalmeccanico.

Spatari

Il sogno che ho? Mah...abbracciare la mia bambina che abita in Moldavia e che non vedo da 18 mesi. Si chiama Loredana e abita con mio marito a Hincesti.La vedo solo in foto. Ma le ultime mi sono arrivate ad agosto e adesso siamo già a marzo. L'ho lasciata che aveva 10 mesi e lei ora quando gli chiedono dov'è la mamma, ripete sempre - E' in Italia che fa i soldi - Margherita Spatari, 3-1-85, badante.

Tenani

Quand'è morta mia figlia nel 1990, che è nata e morta lo stesso giorno, è stata la giornata più brutta della mia vita. Si sarebbe dovuta chiamare Francesca, e sarebbe nata, se quegli incompetenti dell'ospedale di Badia Polesine, si fossero accorti in tempo che mia moglie aveva la gestosi. Mi dicevan di star tranquillo, di star tranquillo, ma intanto lei peggiorava continuamente, con la pressione alle stelle. Cosi' quando ho cambiato ospedale era troppo tardi. Han provato un cesareo ma la bambina non ce l'ha fatta. Dico sul serio, se avessi avuto dei soldi, gli avrei fatto causa a quegli incompetenti. Leobaldo Tenani, 20-2-52-, metalmeccanico.

Toffanin

Sogno? Mmm... son tanti! Unooo...vediamo... realizzare la casa dei miei sogni! Perchè, anche da sposata, ho sempre vissuto coi genitori e quindi non ho mai avuto una casa mia . La casa dei miei sogni la sogno sempre. Grande grande grande, che se ce l'hai grande grande hai anche i soldi per chi te la pulisce. Con piscina e campetto da calcio per mio figlio, in campagna, vicino a dove abito, perchè la zona mi piace. Michela Toffanin, 20-6-71, collaboratrice scolastica.

Tosi Stefano

Anche se è banale il giorno più bello della mia vita è stato il ventotto febbraio dell'ottantacinque alle nove e un quarto di sera, quando è nata mia figlia. Mi dispiace solo di non aver potuto assistere al parto, perchè eran nati due bambini contemporaneamente e cosi' non han fatto entrare nessuno dei due padri. Stefano Tosi, 16-8-61, geometra.

Tosi Elvio

I giorni più belli della mia vita son stati quando mi sono sposato, quando è nata la mia nipotina Sofia e quando nato il mio primo figlio Manuele. Ricordo che in quell'occasione ero cosi' emozionato che, dopo averlo annunciato ai miei, per rientrare in casa ho dovuto salire dal balcone avendo scordato le chiavi. Ma anche in occasione del mio matrimonio è successo qualcosa di particolare. Mi doveva accompagnare in chiesa un caro amico, l'attuale sindaco di Rovigo, ma, quando arriva a casa mia, la sua auto era sporchissima, impresentabile. Cosi', con la neve per terra e un freddo polare, era il 26 dicembre, l' ho dovuta lavare tutta io, arrivando in ritardo alla cerimonia con le mani completamente viola. Elvio Tosi, 2-9-41, insegnante di lettere in pensione.

Turatti

Che questi giorni siano infiniti. Ecco ciò che desidero. Son riuscito ad avere un negozio per conto mio, dove lavoro con mia moglie. Abbiamo un figlio sano e che cresce bene. Vorrei proprio che questi momenti vadano avanti il più possibile. Cristian Turatti, 23-4-68, macellaio.

Viari

Beh direi che un bel giorno della mia vita è stato quando sono diventato maggiorenne. Sei ancora un ragazzo ma sei anche un uomo a tutti gli effetti. A differenza di oggi, che già a dodici tredici anni si sentono maturi, per quelli della mia generazione, credo, il traguardo dei ha segnato una svolta. La patente, la possibilità di votare, tra l'altro proprio in quegli anni ,credo, avevano abbassato l'età dai 21 ai 18. Insomma sentivo che finiva un limite e si apriva una grande strada. Carlo Viari, 26-10-57, commerciante.

Vignaga

Il mio grande desiderio? Sono assessore ai servizi sociali già da 2 mandati, ma vorrei diventare sindaco di Stienta. Sto nel Pd, ma prima militavo nella Dc visto che provengo da una famiglia di coltivatori diretti, dove la politica era di casa. Ho perso mia madre in tenera età e forse per questo ho maturato una sensibilità maggiore nei riguardi di chi soffre, che mi ha portato professionalmente ad occuparmi dei più disagiati. Paolo Vignaga, 5-3-64, capoufficio Usl.

Paese reale 2009

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Pier Maria Romani