Paese reale 2008

La linea della vita, la linea dell'amore: tutto già scritto?
56 tele da 25 cm per 35 . Ingombro totale 140 cm di altezza pe r 350 cm di lunghezza. Leggi di più.

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Il tema del 2008 tratta del destino . Abbiamo una sorte già assegnata o possiamo modificarl a? Nelle tavole oltre al vol to compare l a mano sinistra della persona ritratta . Mano, che nella credenza popolare, viene letta per interpretare il futuro . Il sottotitolo utilizzato è : " LA LINEA DELLA VITA, LA LINEA DELL 'AMORE : TUTTO GIA' SCRITTO? " .
56 tele da 25 cm pe r 35 . I ngombro t ot ale 140 cm di a l tezza pe r 350 cm di l unghezza .

 

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Andreasi
Andreasi

Il giorno più brutto della mia vita è stato quando avevo 15 anni e stavo provando per la prima volta il Califfone, lungo la strada provinciale. Un po' l'inesperienza, un po' l'agitazione ma il motorino mi è partito e sono finita nel fosso dall'altra parte della strada. Subito dopo sono sfrecciate delle macchine, che se ero li'... mi son rotta soltanto una vena ma ho provato cosi' tanta paura che da allora non son più salita su un motorino. Cinzia Andreasi, 5-7-78,impiegata.

Bari
Bari

Me lo ricordo minuto per minuto, come se fosse adesso, il giorno più bello della mia vita. Pioveva talmente tanto che tutti se lo ricordano! E' stato quando mi sono sposata, sabato due settembre 1989. Mia mamma ha pianto un mese intero, ero l'ultima di quattro fratelli ad uscire di casa.Sonia Bari, 18-1-68, impiegata.

Barotto
Barotto

Il sogno della mia vita è quello che sto già vivendo, ossia di poter continuare a fare quello che faccio: vedere i figli che crescono, correre per la campagna, curare le piante, cucinare, tutte quelle piccole cose quotidiane che costituiscono la normalità, che, sarò banale, per me è sempre meravigliosa, straordinaria. Valentina Barotto,21-5-72, curatrice d'arte.

Bertolini
Bertolini

Quando sono entrata in ospedale, il giorno che ho partorito la prima volta, la sensazione più forte era lo stravolgimento. Sentivo che da quel momento tutte la mia vita sarebbe cambiata radicalmente. E fu un disastro: ho sofferto dodici ore di travaglio, mi hanno fatto la episiotomia e Jacopo è nato col forcipe. Ma, insieme a quando è nata Elettra, è stato il giorno più bello della mia vita, che originale eh! Sonia Bertolini, 22-10-63, impiegata.

Bolognesi Luigi
Bolognesi Luigi

Altarchè depresion! Quand’ che a son andà in pension zoan, a cinquantadu’ ani, l’è sta’ al di più bel dla me vita. Ho cominciato a lavorare a quattordici anni e quindi nel ‘98 ho maturato il diritto. Luigi Bolognesi, 5-9-45, gruista in pensione.

Bolognesi Adriano
Bolognesi Adriano

Non avevo paura, ormai ero abituato, dal 2001 al 2007 sono entrato in sala operatoria per togliermi i calcoli 24 volte. Solo che han scoperto delle aderenze quando mi hanno aperto e la cosa è andata molto per le lunghe. Adesso mi aspetta una citoscopia, un'operazione per sistemarmi l'anca e una per inserirmi un by-pass in una vena della gamba, ma non sono preoccupato. Adriano Bolognesi, 15-10-42 edile in pensione.

Borghi Gianluca
Borghi Gianluca

Mmm...amm...il mio giorno più bello è statooo...è statooo...tre sere fa! Quando sono andato sulla mietitrebbia con mio papà. Delle trebbie cosa mi piace? Tutto! Ne ho anche dieci piccole per giocarci.(la nonna interviene dicendo che ne avrà anche trenta, n.d.r.). Gianluca Borghi, 3-10-99, da grande vuol fare l'agricoltore.

Borghi Remigio
Borghi Remigio

Quand ch’a son dvantà nono par la prima volta l’è sta’ al di più bel dla me vita. Il 21-3-2007. Si, certo che abbiam fatto festa. Al momento del battesimo. En fat ‘na gran magnà ad carn, però del resto non mi ricordo tanto.Remigio Borghi, 22-3-56, magazziniere

Braghetta
Braghetta

Il mio sogno è di raggiungere la serenità, mi manca sin da quando sono nata. La causa forse è una ipersensibilità alle cose e anche un'altra debolezza. Il fatto cioè di esser troppo buona. Se prendo uno schiaffo non lo restituisco. Subisco molto. Ma ci sto lavorando... Stefania Braghetta, 5-3-69, agente scelto di polizia municipale.

Breviglieri
Breviglieri

Al di’ più brut? Boh! Speta... morti a n’ho brisa avu’, guai gnianca... mai avù nient, speta... ah si in tal domila e du, quand che ià operà me mama ad calculi. Parchè invezi ad gnir a cà dop tri quatar di’ cme tuti, l’è stada dentar quaranta dì, parchè iera tuti piculin piculin piculin. E alora agh’è tucà rioperarla dop ‘na smana e l’è andada un poc in depresion. L’ha nin ghea un camion! Piculin piculin piculin. Reano Breviglieri, 17-4-55, metalmeccanico.

Buoso
Buoso

Non ho sogni particolari, sinceramente mi sento appagata, solo vorrei raggiungere una serenità interiore che mi renda indistruttibile rispetto agli eventi della vita. In passato ho frequentato alcuni meeting di filosofia buddista e vorrei mantenere quello spirito, che li’ ho appreso. I buddisti non vedono mai la negatività delle cose, riescono sempre a trasformarla in energia positiva. Arianna Buoso, 22-12-74, impiegata di banca.

Cavaliere
Cavaliere

IL mio desiderio? Volare. Volare nel tempo. Contemporaneamente nel passato, nel presente e nel futuro, in compagnia di tutto. E da almeno dieci anni che ho questo sogno. Questo desiderio di toccare tutto, essere tutto, nel senso di fondermi con tutte le cose. Michele Cavaliere, 25-6-69, illustratore.

Cirella
Cirella

Quest’ anno, quando mia madre stava per morire, è stato il giorno più brutto di sempre. Aveva un’infezione polmonare che è stata trascurata e la notte del 17 giugno noi credevamo che stesse dormendo, invece era che non riusciva più a respirare e stava per entrare in coma. Ecco perchè il mio sogno è che lei si riprenda completamente e che io possa garantire a tutta la mia famiglia un futuro sereno. Poi invece a livello personale vorrei aver la possibilità di comperarmi una macchina, una macchinina piccola, da femmina, perchè quella che ho ha più di vent’anni. Catia Cirella, 14-12-73, impiegata in una ditta di facchinaggio.

Corli
Corli

Il maggio sessantotto fu importante per il mondo ma sopratut par mi, parchè am son spusà. L’è sta’ al di’ più bel dla me vita. In viaz ad noze a duean andar a Firenze, ma a ieran con la zinchzentina Fiat, puchi soldi, me muier in zinta, le strade brute dop Bulogna, e axi’ bim bum bam siamo arrivati al Mugello, en magnà ‘na fiorentina e s’en turnadi indrè. Marino Corli, 15-11-46, carrozziere.

Costantini
Costantini

Il giorno più bello della mia vita è stato grazie allo sciopero degli autobus, quando ho conosciuto a Camilla. Lei era a piedi e doveva andà a llavorà, io jo ho ddato un passaggio e lei prima m’ha detto che non si fidava visto che non ci eravamo mai visti prima, ma poi si è convinta e da alora so’ trentatrè anni che stamo assieme. Era luglio del ‘75.Carlo Costantini detto Carlo Roma, 31-1-56, saldatore.

Covizzi
Covizzi

Il giorno più brutto? Giorni più brutti... no non posso parlare del giorno più brutto per me, va a periodi. Periodi positivi e periodi negativi. Adesso per esempio, tutti mi dicono che sono una persona gaudente, carica, solare. Si lo sono, ma perchè spingo, insisto, mi sforzo, se mi fermo un attimo però...mi vengono i pensieri. E mi chiedo, sono veramente felice? La risposta è no. Ma poi cos’è la felicità? Cristina Covizzi 2, 12-5-65, archivista.

Dallatorre
Dallatorre

Venerdi’ 17 agosto 2007 è stato il giorno più bello della mia vita, e poi c’è chi dice che porta sfortuna! Ero in cinta di cinque mesi e la settimana prima i medici mi avevano avvertito che mio figlio poteva avere grossi problemi. Così ho dovuto sottopormi ad un esame molto duro e l’esito, completamente favorevole, mi è arrivato appunto quel venerdì là. Ma non ho mai pianto nè pregato così tanto come in quei 7 giorni. Monica Dallatorre, 1-9-74, impiegata amministrativa.

Falato
Falato

Un sogno che coltivo è quello di poter scrivere, ma non si è mai realizzato perchè essendo pigra ci deve sempre essere uno a spronarmi. Stava per succedere quando ero segretaria in un mensile di cucina. Il direttore aveva iniziato a farmi fare dei reportage turistico-gastonomici che funzionavano, poi però è arrivata una strafiga che gli ha fatto andar giù la catena e l’inviata l’ha fatta lei. Succede sempre così no?! Poi però quando non gli è più servito l’ha mollato, hehhè.

Carla Falato, 17-6-56, impiegata ANLAIDS licenziata a fine 2008 per tagli alla Sanità.

Fenzi
Fenzi

Il mio sogno? Farmi una famiglia. Provo questo desiderio da sempre, una compagna e un figlio completano la vita. E ora che non ce li ho, a volte sono preda della malinconia. D'estate di più, perchè d'inverno, stando tutti più raccolti in zona, ho maggiori possibilità di vedere gli amici. E visto che non frequento le discoteche, l'unico modo di conoscere ragazze nuove è tramite loro. Stefano Fenzi,7-11-75, operaio.

Folegati
Folegati

Il sogno che ho è che mia moglie rimanga a casa da lavorare, per star di più con noi, con la famiglia. Fa l'infermiera all'ospedale Sant'Anna ed è dura, ma se non lavoriamo tutti e due non ci si sta dentro. Il giorno più bello della mia vita è stato quando è nato il mio primo figlio . Avevo 25 anni, a iera un putlet anca mi, ricordo ogni minimo particolare di quella bellissima giornata di dicembre. Stavo al lavoro e mi han chiamato che era nato. Doveva essere un parto era programmato, e lui nascere 2 giorni dopo, ma si vede che non han fatto bene i conti. Patrizio Folegati, 13-1-62, idraulico.

Forlani
Forlani

In quarta liceo avevo litigato con la prof di matematica, lei pensava che avessi capacità ma non le sfruttassi, invece era proprio che non ci arrivavo. Cosi' sono uscita da scuola senza permesso nè cappotto nè soldi e ho fatto autostop fino al mare. Era inverno. Guarda caso c'era freddo anche al mare e cosi' al pome sono rientrata convinta di non voler più continuare gli studi. Quella fu la giornata più brutta della mia vita, anche se finii l'anno sebbene rimandata in matematica. Laura Forlani, 12-4-69, bibliotecaria.

Forti
Forti

A son stà furtunà e disfurtunà! Sedici anni fa mi è scoppiata la culatta della doppietta mentre ero a caccia. La prima cosa l'ho sentita allo stomaco, una sensazione di agitazione tremenda, poi ho avuto sudori freddi che mi hanno impregnato tutti i vestiti e infine un dolore terribile dappertutto, che han dovuto farmi dieci punture di calmante. Il fucile era vecchio, con più di 20 anni ma ogni anno lo facevo revisionare. L'esplosione mi ha portato via due dita e una falange ma per fortuna la polvere da sparo ha cicatrizzato subito le ferite e cosi' non mi sono dissanguato. Adesso non sopporto il minimo rumore. Arturo Forti detto Iglis, 17-1-44, edile in pensione.

Ghidoni
Ghidoni

Il matrimonio, la famiglia, la nascita dei miei figli, tutti sono stati giorni molto belli per me. Sopratutto quando ti nasce un figlio, avverti una sensazione cosi' particolare che nessuno al mondo può provare al di fuori di una madre. Emanuela Ghidoni, 17-8-64, imprenditrice.

Giuliani
Giuliani

Il giorno più bello della mia vita è stato quando mi son resa conto di essere migliore e più forte di quanto credessi, essendo riuscita a superare momenti difficili che sembravano inaffrontabili. E' stato bello sentirsi forte, sono stata molto fiera di me. Era la primavera del duemila. Lorenza Giuliani, 23-9-62, giornalista.

Grandi
Grandi

Il sogno che ho è quello di potermi realizzare sul lavoro, visto che la famiglia è già apposto.Sono ormai 10 anni che lavoro come terzista per l'alta moda e quindi spero che finalmente un grosso gruppo industriale si accorga di me,per poter fare il grande salto e creare una linea tutta mia.Il colore di tendenza quest'anno?Il viola andrà molto. Andrea Grandi,6-7-75,artigiano confezioni.

Granini
Granini

I momenti più brutti dei giorni più brutti della mia vita erano quando non stavo li, perchè il pensiero era sempre a lei: che stesse male,che avesse bisogno, che mi cercasse. Quando dovevo star via quindi era ancora peggio di quando ero di corvè per pulirla, darle le medicine, confortarla. Due anni è durato 'sto calvario. Da agosto 2005 ad agosto 2007. Poi mia madre, che aveva un tumore al retto, la deviazione e tutte quelle robe li', per fortuna è morta. Romano Granini, 16-4-47, capofabbrica edile in pensione.

Malossini
Malossini

Il mio sogno è di avere uno studio-biblioteca tipo quello del film disneyano " La bella e la bestia ", ma più piccolo, zeppo di libri antichi, con il pavimento e le pareti di legno e una bella finestra ampia che guardi un fiume, un lago o un monte, magari tutti e tre.

Andrea Malossini, 12-4-69. giornalista.

Marcanti
Marcanti

Il giorno più brutto della mia vita non lo ricordo, perchè è uno di quei giorni in cui appunto ti annulli senza accorgerti di esistere. Invece il giorno più bello della mia vita è stato la prima volta che ho provato amore per una ragazza, non come desiderio o bisogno, ma come pura percezione di una vita aliena da me, porta d'accesso al cosmo infinito, tanto da fuggire il sesso temendo di normalizzare tutto. E senza sesso è stato come fare l'amore con lei e con il cosmo contemporaneamente. Roberto Marcanti, 23-8-64. Autore televisivo e regista.

Marcomin
Marcomin

Il 9 ottobre 2009 è stato il giorno più bello della mia vita perchè mi hanno trapiantato un cuore nuovo. Ero tranquillo prima di entrare in sala operatoria. Ricordo ancora che alla frase di mia moglie -Forza! Abbiamo bisogno di te!- ho risposto alzando il pollice come Fonzie, in segno di vittoria. La mia operazione, tra l'altro, è finita pure sui giornali, perchè per la prima volta il donatore era straniero. Augusto Marcomini detto Artichiano, 20-8-45, idraulico in convalescenza.

Mastella
Mastella

Quando è finita la guerra è stato il giorno più bello per me. Stavo nel campo di lavoro di Brslaw in Germania. Ero partigiano e mi avevan preso 7 mesi prima durante una rappresaglia. Dopo varie tappe ero finito in Germania in un altro posto, ma visto che le truppe russe avanzavano, i tedeschi e noi prigionieri parallelamente arretravamo. Un mese e mezzo di fila camminammo, a tappe di 30 km al giorno. Stremati siamo arrivati appunto a Brslaw e li' la mia fortuna fu di essere sarto. Riuscivo a rimediare un pezzo di pane solo grazie a lavori di rammendo per i kapò. Ma il primo maggio del '45 finalmente arrivarono i russi e fummo liberi.ma ci aspettavano ancora 350 km in bicicletta per prendere il treno che ci portasse in Italia.Era una splendida giornata di primavera. Domingo Mastella, 11-6-25, sindacalista in pensione.

Mazzetti
Mazzetti

Il venerdi' sera di 33 anni fa, mio padre mi chiama al telefono, lavoravo a Genova, chiedendomi di tornare a casa, di trovar lavoro li' per poter stare un po' più con la famiglia, che se c'eran problemi economici mi avrebbe aiutato lui. Io rifiuto e al mattino alle sei mi chiama mia sorella dicendomi di nuovo di tornare, perchè mio padre non si sentiva bene. Penso a una bugia e rifiuto. Di seguito mi chiamano, con la stessa richiesta, mio fratello più vecchio e a seguire quello di mezzo, che mi intima " Se non vieni tu, ti vengo a prendere io ". Allora vado, pensando che uno dei miei tre figli potesse avere un problema. Invece alla fermata dell'autobus a Monza, quando scendo, mi dicono che alle 6 era morto mio padre. Un infarto, aveva 59 anni. E' stato il giorno più brutto di tutti, e poi per lungo tempo, anche se lo sapevo non riuscivo a credere fosse morto. Ci ho messo 6 mesi a tirarmene un po' fuori. Claudio Mazzetti,12-1-45, montatore in pensione.

Milani
Milani

'Na sensazion dentar! 'Na sensazion! Quand ch'è nat mè fiola l'è sta' al di' più bel dla me vita. Parchè am la sinteva tuta mia! Mio marito se n'era andato da un po', ma anch' da prima che se ne andasse la iera tuta mia, am la sintea tuta mia! Wilma Milani, 8-8-48, responsabile produzione fabbrica tessile in pensione.

Mini
Mini

Mi a laor, me muier anca, i me fiò pur, a son gnù a star in piaza, agh ho la salut, ho girà al mond... al sogn che am 'vanza l'è quel d' advantar nono! Ma chissà?! I miei figli hanno 27 e 31 anni e di morosi non se ne parla. Adesso son tutti amici...chi as sa mina più nient!

Edi Mini, 11-1-50, saldatore.

Monesi
Monesi

Il giorno più brutto della mia vita è stato quando è morto mio padre d' infarto a 53 anni. Io ne avevo 15. Eravamo tre sorelle, mia madre e mia nonna anziana, con una campagna da coltivare da sole. Ho dovuto lasciare il liceo per prendere un diploma, che dava più sicurezza, ma soprattutto ha significato saltare completamente l'adolescenza. Solo dopo sei sette anni le cose sono migliorate, quando ho trovato lavoro. Ricordo ancora che ero a cetrioli quando m' han detto che avevo vinto il concorso. Ho cominciato a gridare cosi' forte che tutti han preso paura. Antonella Monesi, 18-2-59, impiegata Usl.

Montagnana
Montagnana

Dalle otto e mezzo di sera tutta la notte da solo, non c'era un cane nella sala d'aspetto dell'ospedale di Verona, e gnianca 'n gat. E poi alle sei mi han detto che mia madre era morta. La sostituzione della valvola mitralica era andata bene, ma il cuore non aveva avuto la forza di ripartire. Aveva solo 65 anni, però diversi interventi precedenti l'avevano molto indebolita. Quello il giorno peggiore. Claudio Montagnana, 1-6-62, edile.

Natali Mattia
Natali Mattia

Il giorno più bello di tutta la mia vita è stato sette anni fa, quando ho rifilato due pappine al Molinella. No, non perchè fosse una squadra di quelle fighette odiose, era una squadra nè simpatica nè antipatica...mi è diventata simpatica dopo quei due gol. Avevo diciott'anni, giocavo esterno alto nella Giacomense, in categoria Eccellenza, la prima doppietta della vita mia, è stato bellissimo. Mattia Natali, 19-1-83, studente ad ingegneria civile.

Natali Mirco
Natali Mirco

Il mio sogno è poter realizzarmi professionalmente nel lavoro, lavorando in università nell'ambito della mia materia, o facendo il ricercatore per gratificare lo spirito, non solo per i soldi. L'impressione di maturità che tu dici io manifesti è senz'altro dovuta a mio fratello, di tre anni più grande, che ha fatto gli stessi miei studi ed è sempre stato un punto di riferimento. Non so se lui si rendesse conto dell'influenza che aveva su di me, ma la sua esperienza sicuramente ha contato molto per la mia crescita. Mirco Natali, 1-5-86, studente universitario di chimica.

Pavanelli Arianna
Pavanelli Arianna

Il mio sogno? Sarebbe sposarmi ma...sono dubbiosa...è un passo difficile. Sono fidanzata da tre anni e mezzo e lui acconsentirebbe, ma io rimango sospesa tra un si' e un no, si vede che non è ancora scattata quella cosa che mi faccia fare il grande passo. Convivere con un'altra persona non è facile. Arianna Pavanelli, 28-9-76, impiegata.

Pavanelli Gianni
Pavanelli Gianni

Il mio più grande sogno? Di avere un figlio! Abbiam provato quindici anni, anche sottoponendo mia moglie a diverse operazioni, an'ho mai mulà , ma adesso l'è 'na preda ch'agh ho da mandar zò...e pensa... proprio nel momento più stupido, quando non lo cercavamo più, è rimasta incinta, solo che dopo tre mesi ha abortito. E questo vuol dire che tute le medicine, le cure, iè un bluf. No, ad adottarlo non ci penso, puoi trovare un individuo che non ci accetta o che non riusciamo ad accettare. Gianni Pavanelli,14-6-58,tubista.

Pavanelli Riccardo
Pavanelli Riccardo

Quando la Juve ha vinto l'ultima Champions ai rigori contro l'Ajax, è stato il giorno più bello della mia vita. C'eran Vialli, Porrini, Ravanelli. Ricordo ancora le maglie: blù con con le stelle gialle sulla spalla. Ero a casa mia, attaccato al televisore, propria tacà!

Riccardo Pavanelli, 14-7-83, impiegato.

Pavanelli Stefano
Pavanelli Stefano

Da due anni il mio sogno è quello di trovare un appartamento da poter ristrutturare a modo mio. Vorrei una camera da letto ampia, con scaffali e niente armadio, un soggiorno-cucina open space e un bel bagno grande, ma non perchè faccio l'idraulico, heh hè. Dominanza di colori chiari: bianco, bianco sporco e qualche tocco di colore qua e là, magari la cucina la farei rossa e nera, ma non perchè sono milanista, hehhè. Stefano Pavanelli, 24-9-72, impiegato in una ditta di idraulica.

Pistolini
Pistolini

Chi non ne ha un idea provi ad immaginare cosa significhi andare a scuola ogni giorno per 13 anni sapendo che per tutti sei "Quella che...".Perchè a scuola non è concesso tacere.Prima o poi ti tocca di leggere ad alta voce, di rispondere alle domande.E questo lo sai alla mattina quando ti svegli. Lo sai ogni mattina. E le gambe ti pesano indicibilmente quando ci stai andando. Perchè sai che il cuore impazzirà quando verrà il momento di parlare, e sarà impossibile stabilire se ti succede perchè hai paura o hai paura perchè ti succederà. Ma finita la scuola ho pensato che non avrei potuto sopportare ancora quello che vivevo come una vera e propria deformità. Cosi' ho cercato ogni situazione in cui mettermi alla prova. Ho sostenuto provini per cinema e doppiaggio, ho suonato e cantato nelle piazze, ho accettato lavori telefonici. E alla fine ce l'ho fatta. Ho vinto la balbuzie e ora mi sento come il brutto anatroccolo diventato cigno. Alessia Pistolini, 6-8- 69, impiegata al Sole 24ore.-

Poggioli
Poggioli

Il sogno che coltivo da anni è di fare tutto il mediterraneo sulla mia barca a vela di undici metri, fermandomi un po' qui un po' là: in Turchia, in Tunisia, in Grecia, per tutto il tempo che ci vuole. Un viaggio di quattro-cinque anni in quel bellissimo deserto, perchè il mare è un deserto d'acqua, e poi morire. Angelo Poggioli, 27-4-49, medico di base.

Pronzato
Pronzato

All'inizio del 2000 cena da amici. C'erano lui, la moglie,il bambino, un ospite e il mio nuovo fidanzato. Come sempre mi addormentai di un sonno profondo, essendo narcolettica. Tutti i conoscenti lo sanno; non si preoccupano, mi coprono e mi lasciano tranquilla. Non so dopo quanto mi sveglio. Una mano aveva superato le mutande, insinuandosi fra le cosce. Era lui, il padrone di casa, dopo aver congedato la compagnia. Lui che frequentavo da anni, i cui familiari mi portavano da sempre cose buone da mangiare. Lui che sapeva che mi era appena morto il compagno, e che vedendomi già con un altro uomo forse ha pensato che fossi territorio "disponibile". Son fuggita via e ho pianto tutta la notte. La sensazione che possa essere successo altre volte riaffiora ogni tanto, procurandomi nausea. Non sono andata dai carabinieri, troppe implicazioni familiari. Questa è la mia prima denuncia pubblica, quello il giorno peggiore della mia vita. Luisa Pronzato, 11-3-51, giornalista.

Puttomatti
Puttomatti

Il giorno più brutto della mia vita...mmmm...se Dio vuole finora non ho avuto grossi problemi, son stata fortunata...giorni brutti...mmm... metti quando ci è morto iL gatto Ciccione. Abbiam patito molto. Povero Ciccione, l'avevamo da dieci anni e la prima volta che s'è arrischiato sulla strada l'han preso sotto. Per fortuna che ci rimangono gli altri due: Patata e Patatino,e Charlie, quel cane che sembra un orso, che è un ricordo di una mia cara amica che è morta. Sabrina Puttomatti, 20-7-68, casalinga operaia part-time.

Sabelli Fioretti
Sabelli Fioretti

Il giorno più brutto della mia vita è stato una decina di anni fa. Quando mi son reso conto che stavo perdendo la memoria. La memoria è la cosa più importante che uno ha perchè ti rende quello che sei. E non c'è un cazzo da fare, non mi torna più. Per recuperare parte di me devo parlare con vecchi amici, e mi raccontano cose bellissime che non ricordavo più. Claudio Sabelli Fioretti, 18-4-44, giornalista.

Sanità Maria Luisa
Sanità Maria Luisa

L'undici novembre 2003 mi hanno diagnosticato un tumore maligno al seno. Avevo fatto tutte le analisi e avevo chiesto espressamente di venire informata, qualsiasi fosse l'esito. Quando me lo dissero fu il giorno peggiore della mia vita. Ma poi mi tranquillizzai. Avevo molta fiducia nei medici. Ed ebbi ragione, oggi sono completamente guarita. Maria Luisa Sanità, 8-11-47, casalinga in pensione.

Sgarbi
Sgarbi

A m'è mai capità dle robe bele bele bele bele, è più fazil che a capita dle robe brute brute brute brute, ma la vita l'è tuta un zogh. I di' iè tuti bruti, al di' l'è bel se a tal fè 'dvantar bel! Silvano Sgarbi, 26-3-49, falegname in pensione.

Soriani
Soriani

I giorni più belli della mia vita sono stati diversi. Ovviamente quando nacquero le figlie e poi quando ho avuto i primi successi professionali. Ad esempio quella volta che abbiamo acquistato la vecchia sede della Cles, una delle più grandi coop edili del Polesine. A noi quattro soci, che eravamo piccolini dal punto di vista imprenditoriale, ci è sembrato un posto enorme. Un castello! E poi addirittura nel tempo l'abbiamo demolito costruendo un posto ancora più grande. E poi in seguito abbiamo anche inglobato i loro uffici. La mia idea vincente, 30 anni fa, è stata quella di offrire alla gente un'immagine nuova dell'idraulico. Non più uno sporco, unto di grasso, disorganizzato, con tutta la roba in disordine buttata qua e là sul furgone, bensi' una persona che trasmettesse anche col look il modo moderno di eseguire questo lavoro. Corrado Soriani,13-3-61, imprenditore del settore idraulico.

Stefanoni Filippo
Stefanoni Filippo

Il mio sogno è di poter lavorare come medico qualche tempo in Africa, o in qualche nazione in condizioni di sottosviluppo, per le persone che hanno meno sulla terra. Cioè un lavoro che non sia finalizzato ai soldi o ad avere una bella macchina. Ma mi piacerebbe molto anche fare il medico sociale della Juventus, heh hè. Filippo Stefanoni,2-9-86, studente di medicina.

Stefanoni Elena
Stefanoni Elena

Il mio sogno...il mio sogno cioè...cioè...mi piacerebbe diventare più forte a giocare a calcio e quindi passare professionista. Ho iniziato da piccola piccola con i miei fratelli e a parte qualche periodo ho sempre continuato. Adesso gioco in attacco nella squadra del mio istituto. Elena Stefanoni, 11-2-92, studentessa liceo classico indirizzo scientifico.

Tosetti
Tosetti

Fffff! Un di' bruto? Un di' bruto l'è inquò. Agh' è andà i ladri in oficina da me fiolo! Nove-diesemila euro de roba. E' sonà l'alarme, ma ora che l' è rivà i' ha fato fora tuta la minuteria. Par fortuna che le motoseghe i era tute incadenade, parchè n' altra volta uno a lo avea distrato a parlare e el complice algh' avea portà via la motosega. Da che la volta le iera tute incadenade. Vittorino Tosetti, 8-6-35, muratore in pensione.

Trombelli
Trombelli

Il mio grande desiderio sarebbe quello di vivere in una nazione dove merito, senso di responsabilità, correttezza e collegialità siano le parole chiave. Leonardo Trombelli, 13-3-63, professore universitario.

Tunioli
Tunioli

Quando, dopo numerose visite specialistiche, mi han detto che mio figlio poteva avere una malattia neurologica molto pesante, è stato il giorno più brutto della vita. Ma poi, non manifestandosi più alcun sintomo, il rischio di quella malattia è stato completamente escluso. Erano stati troppo precipitosi con la diagnosi, e noi abbiam vissuto cinque anni nell'angoscia per nulla. Solo mia madre era l'unica a non crederci...e ha avuto ragione. Silvia Tunioli,4-4-74, impiegata.

Yurcan
Yurcan

Il giorno più brutto della mia vita è stato quando è venuto a mancare mio nonno. Aveva 87 anni ed è stato lui ad insegnarmi tutto. L'andare sempre a testa alta, l'essere giusto con tutti, l'importanza delle piccole cose e quella di mettere amore in tutto ciò che si fa. Si chiamava Elio e lo porto sempre con me sotto forma di tatuaggio. Elios in greco vuol dire sole e io ho un piccolo sole tatuato sulla gamba destra. Luca Yurcan, 29-09-80, responsabile magazzino Hymach.

Zampini
Zampini

Il 9-1-78 alle 6 del mattino tornando a casa dal lavoro in fabbrica ho avuto un colpo di sonno, o un calo di pressione non so, e sono andato nel fosso con la mia 127, sbattendo contro un muretto. Non ricordo niente dell'incidente ma ho fatto 10 giorni in coma, 20 in rianimazione e 6 mesi in ospedale, rot dapartut. Quello è stato il giorno più brutto della mia vita. Mi a son religios, brisa ad quei ca và sempar a mesa, ma son religios, devot ad Sant' Antoni e pens propria d' esar un miraculà, che qualcun lasù al m' abia aiutà. Germano Zampini, 31-10-42, dipendente statale in pensione.

Zanettini
Zanettini

Al me sogn? Ad ripusarm! Ma a son cuntenta, agh'ho set dipendenti, i quei i va ben, e sopratut ho avu' un cul grand axi' a truar al pasticier che ho truà. Però iè quindz' ani che a laor dala matina ale trè fin ale ot ad sira. E prima agh'ea un bar gelateria, altar quindz' ani, con orari dale siè dla matina ale dò-trè ad not. Comunque al pomeriggio a vagh' a let ale dò e punt brisa la sveglia, tomo! Albertina Zanettini detta Berta, 25-10-47, artigiana gerente un bar-edicola-pasticceria.

Andreasi

Il giorno più brutto della mia vita è stato quando avevo 15 anni e stavo provando per la prima volta il Califfone, lungo la strada provinciale. Un po' l'inesperienza, un po' l'agitazione ma il motorino mi è partito e sono finita nel fosso dall'altra parte della strada. Subito dopo sono sfrecciate delle macchine, che se ero li'... mi son rotta soltanto una vena ma ho provato cosi' tanta paura che da allora non son più salita su un motorino. Cinzia Andreasi, 5-7-78,impiegata.

Bari

Me lo ricordo minuto per minuto, come se fosse adesso, il giorno più bello della mia vita. Pioveva talmente tanto che tutti se lo ricordano! E' stato quando mi sono sposata, sabato due settembre 1989. Mia mamma ha pianto un mese intero, ero l'ultima di quattro fratelli ad uscire di casa.Sonia Bari, 18-1-68, impiegata.

Barotto

Il sogno della mia vita è quello che sto già vivendo, ossia di poter continuare a fare quello che faccio: vedere i figli che crescono, correre per la campagna, curare le piante, cucinare, tutte quelle piccole cose quotidiane che costituiscono la normalità, che, sarò banale, per me è sempre meravigliosa, straordinaria. Valentina Barotto,21-5-72, curatrice d'arte.

Bertolini

Quando sono entrata in ospedale, il giorno che ho partorito la prima volta, la sensazione più forte era lo stravolgimento. Sentivo che da quel momento tutte la mia vita sarebbe cambiata radicalmente. E fu un disastro: ho sofferto dodici ore di travaglio, mi hanno fatto la episiotomia e Jacopo è nato col forcipe. Ma, insieme a quando è nata Elettra, è stato il giorno più bello della mia vita, che originale eh! Sonia Bertolini, 22-10-63, impiegata.

Bolognesi Luigi

Altarchè depresion! Quand’ che a son andà in pension zoan, a cinquantadu’ ani, l’è sta’ al di più bel dla me vita. Ho cominciato a lavorare a quattordici anni e quindi nel ‘98 ho maturato il diritto. Luigi Bolognesi, 5-9-45, gruista in pensione.

Bolognesi Adriano

Non avevo paura, ormai ero abituato, dal 2001 al 2007 sono entrato in sala operatoria per togliermi i calcoli 24 volte. Solo che han scoperto delle aderenze quando mi hanno aperto e la cosa è andata molto per le lunghe. Adesso mi aspetta una citoscopia, un'operazione per sistemarmi l'anca e una per inserirmi un by-pass in una vena della gamba, ma non sono preoccupato. Adriano Bolognesi, 15-10-42 edile in pensione.

Borghi Gianluca

Mmm...amm...il mio giorno più bello è statooo...è statooo...tre sere fa! Quando sono andato sulla mietitrebbia con mio papà. Delle trebbie cosa mi piace? Tutto! Ne ho anche dieci piccole per giocarci.(la nonna interviene dicendo che ne avrà anche trenta, n.d.r.). Gianluca Borghi, 3-10-99, da grande vuol fare l'agricoltore.

Borghi Remigio

Quand ch’a son dvantà nono par la prima volta l’è sta’ al di più bel dla me vita. Il 21-3-2007. Si, certo che abbiam fatto festa. Al momento del battesimo. En fat ‘na gran magnà ad carn, però del resto non mi ricordo tanto.Remigio Borghi, 22-3-56, magazziniere

Braghetta

Il mio sogno è di raggiungere la serenità, mi manca sin da quando sono nata. La causa forse è una ipersensibilità alle cose e anche un'altra debolezza. Il fatto cioè di esser troppo buona. Se prendo uno schiaffo non lo restituisco. Subisco molto. Ma ci sto lavorando... Stefania Braghetta, 5-3-69, agente scelto di polizia municipale.

Breviglieri

Al di’ più brut? Boh! Speta... morti a n’ho brisa avu’, guai gnianca... mai avù nient, speta... ah si in tal domila e du, quand che ià operà me mama ad calculi. Parchè invezi ad gnir a cà dop tri quatar di’ cme tuti, l’è stada dentar quaranta dì, parchè iera tuti piculin piculin piculin. E alora agh’è tucà rioperarla dop ‘na smana e l’è andada un poc in depresion. L’ha nin ghea un camion! Piculin piculin piculin. Reano Breviglieri, 17-4-55, metalmeccanico.

Buoso

Non ho sogni particolari, sinceramente mi sento appagata, solo vorrei raggiungere una serenità interiore che mi renda indistruttibile rispetto agli eventi della vita. In passato ho frequentato alcuni meeting di filosofia buddista e vorrei mantenere quello spirito, che li’ ho appreso. I buddisti non vedono mai la negatività delle cose, riescono sempre a trasformarla in energia positiva. Arianna Buoso, 22-12-74, impiegata di banca.

Cavaliere

IL mio desiderio? Volare. Volare nel tempo. Contemporaneamente nel passato, nel presente e nel futuro, in compagnia di tutto. E da almeno dieci anni che ho questo sogno. Questo desiderio di toccare tutto, essere tutto, nel senso di fondermi con tutte le cose. Michele Cavaliere, 25-6-69, illustratore.

Cirella

Quest’ anno, quando mia madre stava per morire, è stato il giorno più brutto di sempre. Aveva un’infezione polmonare che è stata trascurata e la notte del 17 giugno noi credevamo che stesse dormendo, invece era che non riusciva più a respirare e stava per entrare in coma. Ecco perchè il mio sogno è che lei si riprenda completamente e che io possa garantire a tutta la mia famiglia un futuro sereno. Poi invece a livello personale vorrei aver la possibilità di comperarmi una macchina, una macchinina piccola, da femmina, perchè quella che ho ha più di vent’anni. Catia Cirella, 14-12-73, impiegata in una ditta di facchinaggio.

Corli

Il maggio sessantotto fu importante per il mondo ma sopratut par mi, parchè am son spusà. L’è sta’ al di’ più bel dla me vita. In viaz ad noze a duean andar a Firenze, ma a ieran con la zinchzentina Fiat, puchi soldi, me muier in zinta, le strade brute dop Bulogna, e axi’ bim bum bam siamo arrivati al Mugello, en magnà ‘na fiorentina e s’en turnadi indrè. Marino Corli, 15-11-46, carrozziere.

Costantini

Il giorno più bello della mia vita è stato grazie allo sciopero degli autobus, quando ho conosciuto a Camilla. Lei era a piedi e doveva andà a llavorà, io jo ho ddato un passaggio e lei prima m’ha detto che non si fidava visto che non ci eravamo mai visti prima, ma poi si è convinta e da alora so’ trentatrè anni che stamo assieme. Era luglio del ‘75.Carlo Costantini detto Carlo Roma, 31-1-56, saldatore.

Covizzi

Il giorno più brutto? Giorni più brutti... no non posso parlare del giorno più brutto per me, va a periodi. Periodi positivi e periodi negativi. Adesso per esempio, tutti mi dicono che sono una persona gaudente, carica, solare. Si lo sono, ma perchè spingo, insisto, mi sforzo, se mi fermo un attimo però...mi vengono i pensieri. E mi chiedo, sono veramente felice? La risposta è no. Ma poi cos’è la felicità? Cristina Covizzi 2, 12-5-65, archivista.

Dallatorre

Venerdi’ 17 agosto 2007 è stato il giorno più bello della mia vita, e poi c’è chi dice che porta sfortuna! Ero in cinta di cinque mesi e la settimana prima i medici mi avevano avvertito che mio figlio poteva avere grossi problemi. Così ho dovuto sottopormi ad un esame molto duro e l’esito, completamente favorevole, mi è arrivato appunto quel venerdì là. Ma non ho mai pianto nè pregato così tanto come in quei 7 giorni. Monica Dallatorre, 1-9-74, impiegata amministrativa.

Falato

Un sogno che coltivo è quello di poter scrivere, ma non si è mai realizzato perchè essendo pigra ci deve sempre essere uno a spronarmi. Stava per succedere quando ero segretaria in un mensile di cucina. Il direttore aveva iniziato a farmi fare dei reportage turistico-gastonomici che funzionavano, poi però è arrivata una strafiga che gli ha fatto andar giù la catena e l’inviata l’ha fatta lei. Succede sempre così no?! Poi però quando non gli è più servito l’ha mollato, hehhè.

Carla Falato, 17-6-56, impiegata ANLAIDS licenziata a fine 2008 per tagli alla Sanità.

Fenzi

Il mio sogno? Farmi una famiglia. Provo questo desiderio da sempre, una compagna e un figlio completano la vita. E ora che non ce li ho, a volte sono preda della malinconia. D'estate di più, perchè d'inverno, stando tutti più raccolti in zona, ho maggiori possibilità di vedere gli amici. E visto che non frequento le discoteche, l'unico modo di conoscere ragazze nuove è tramite loro. Stefano Fenzi,7-11-75, operaio.

Folegati

Il sogno che ho è che mia moglie rimanga a casa da lavorare, per star di più con noi, con la famiglia. Fa l'infermiera all'ospedale Sant'Anna ed è dura, ma se non lavoriamo tutti e due non ci si sta dentro. Il giorno più bello della mia vita è stato quando è nato il mio primo figlio . Avevo 25 anni, a iera un putlet anca mi, ricordo ogni minimo particolare di quella bellissima giornata di dicembre. Stavo al lavoro e mi han chiamato che era nato. Doveva essere un parto era programmato, e lui nascere 2 giorni dopo, ma si vede che non han fatto bene i conti. Patrizio Folegati, 13-1-62, idraulico.

Forlani

In quarta liceo avevo litigato con la prof di matematica, lei pensava che avessi capacità ma non le sfruttassi, invece era proprio che non ci arrivavo. Cosi' sono uscita da scuola senza permesso nè cappotto nè soldi e ho fatto autostop fino al mare. Era inverno. Guarda caso c'era freddo anche al mare e cosi' al pome sono rientrata convinta di non voler più continuare gli studi. Quella fu la giornata più brutta della mia vita, anche se finii l'anno sebbene rimandata in matematica. Laura Forlani, 12-4-69, bibliotecaria.

Forti

A son stà furtunà e disfurtunà! Sedici anni fa mi è scoppiata la culatta della doppietta mentre ero a caccia. La prima cosa l'ho sentita allo stomaco, una sensazione di agitazione tremenda, poi ho avuto sudori freddi che mi hanno impregnato tutti i vestiti e infine un dolore terribile dappertutto, che han dovuto farmi dieci punture di calmante. Il fucile era vecchio, con più di 20 anni ma ogni anno lo facevo revisionare. L'esplosione mi ha portato via due dita e una falange ma per fortuna la polvere da sparo ha cicatrizzato subito le ferite e cosi' non mi sono dissanguato. Adesso non sopporto il minimo rumore. Arturo Forti detto Iglis, 17-1-44, edile in pensione.

Ghidoni

Il matrimonio, la famiglia, la nascita dei miei figli, tutti sono stati giorni molto belli per me. Sopratutto quando ti nasce un figlio, avverti una sensazione cosi' particolare che nessuno al mondo può provare al di fuori di una madre. Emanuela Ghidoni, 17-8-64, imprenditrice.

Giuliani

Il giorno più bello della mia vita è stato quando mi son resa conto di essere migliore e più forte di quanto credessi, essendo riuscita a superare momenti difficili che sembravano inaffrontabili. E' stato bello sentirsi forte, sono stata molto fiera di me. Era la primavera del duemila. Lorenza Giuliani, 23-9-62, giornalista.

Grandi

Il sogno che ho è quello di potermi realizzare sul lavoro, visto che la famiglia è già apposto.Sono ormai 10 anni che lavoro come terzista per l'alta moda e quindi spero che finalmente un grosso gruppo industriale si accorga di me,per poter fare il grande salto e creare una linea tutta mia.Il colore di tendenza quest'anno?Il viola andrà molto. Andrea Grandi,6-7-75,artigiano confezioni.

Granini

I momenti più brutti dei giorni più brutti della mia vita erano quando non stavo li, perchè il pensiero era sempre a lei: che stesse male,che avesse bisogno, che mi cercasse. Quando dovevo star via quindi era ancora peggio di quando ero di corvè per pulirla, darle le medicine, confortarla. Due anni è durato 'sto calvario. Da agosto 2005 ad agosto 2007. Poi mia madre, che aveva un tumore al retto, la deviazione e tutte quelle robe li', per fortuna è morta. Romano Granini, 16-4-47, capofabbrica edile in pensione.

Malossini

Il mio sogno è di avere uno studio-biblioteca tipo quello del film disneyano " La bella e la bestia ", ma più piccolo, zeppo di libri antichi, con il pavimento e le pareti di legno e una bella finestra ampia che guardi un fiume, un lago o un monte, magari tutti e tre.

Andrea Malossini, 12-4-69. giornalista.

Marcanti

Il giorno più brutto della mia vita non lo ricordo, perchè è uno di quei giorni in cui appunto ti annulli senza accorgerti di esistere. Invece il giorno più bello della mia vita è stato la prima volta che ho provato amore per una ragazza, non come desiderio o bisogno, ma come pura percezione di una vita aliena da me, porta d'accesso al cosmo infinito, tanto da fuggire il sesso temendo di normalizzare tutto. E senza sesso è stato come fare l'amore con lei e con il cosmo contemporaneamente. Roberto Marcanti, 23-8-64. Autore televisivo e regista.

Marcomin

Il 9 ottobre 2009 è stato il giorno più bello della mia vita perchè mi hanno trapiantato un cuore nuovo. Ero tranquillo prima di entrare in sala operatoria. Ricordo ancora che alla frase di mia moglie -Forza! Abbiamo bisogno di te!- ho risposto alzando il pollice come Fonzie, in segno di vittoria. La mia operazione, tra l'altro, è finita pure sui giornali, perchè per la prima volta il donatore era straniero. Augusto Marcomini detto Artichiano, 20-8-45, idraulico in convalescenza.

Mastella

Quando è finita la guerra è stato il giorno più bello per me. Stavo nel campo di lavoro di Brslaw in Germania. Ero partigiano e mi avevan preso 7 mesi prima durante una rappresaglia. Dopo varie tappe ero finito in Germania in un altro posto, ma visto che le truppe russe avanzavano, i tedeschi e noi prigionieri parallelamente arretravamo. Un mese e mezzo di fila camminammo, a tappe di 30 km al giorno. Stremati siamo arrivati appunto a Brslaw e li' la mia fortuna fu di essere sarto. Riuscivo a rimediare un pezzo di pane solo grazie a lavori di rammendo per i kapò. Ma il primo maggio del '45 finalmente arrivarono i russi e fummo liberi.ma ci aspettavano ancora 350 km in bicicletta per prendere il treno che ci portasse in Italia.Era una splendida giornata di primavera. Domingo Mastella, 11-6-25, sindacalista in pensione.

Mazzetti

Il venerdi' sera di 33 anni fa, mio padre mi chiama al telefono, lavoravo a Genova, chiedendomi di tornare a casa, di trovar lavoro li' per poter stare un po' più con la famiglia, che se c'eran problemi economici mi avrebbe aiutato lui. Io rifiuto e al mattino alle sei mi chiama mia sorella dicendomi di nuovo di tornare, perchè mio padre non si sentiva bene. Penso a una bugia e rifiuto. Di seguito mi chiamano, con la stessa richiesta, mio fratello più vecchio e a seguire quello di mezzo, che mi intima " Se non vieni tu, ti vengo a prendere io ". Allora vado, pensando che uno dei miei tre figli potesse avere un problema. Invece alla fermata dell'autobus a Monza, quando scendo, mi dicono che alle 6 era morto mio padre. Un infarto, aveva 59 anni. E' stato il giorno più brutto di tutti, e poi per lungo tempo, anche se lo sapevo non riuscivo a credere fosse morto. Ci ho messo 6 mesi a tirarmene un po' fuori. Claudio Mazzetti,12-1-45, montatore in pensione.

Milani

'Na sensazion dentar! 'Na sensazion! Quand ch'è nat mè fiola l'è sta' al di' più bel dla me vita. Parchè am la sinteva tuta mia! Mio marito se n'era andato da un po', ma anch' da prima che se ne andasse la iera tuta mia, am la sintea tuta mia! Wilma Milani, 8-8-48, responsabile produzione fabbrica tessile in pensione.

Mini

Mi a laor, me muier anca, i me fiò pur, a son gnù a star in piaza, agh ho la salut, ho girà al mond... al sogn che am 'vanza l'è quel d' advantar nono! Ma chissà?! I miei figli hanno 27 e 31 anni e di morosi non se ne parla. Adesso son tutti amici...chi as sa mina più nient!

Edi Mini, 11-1-50, saldatore.

Monesi

Il giorno più brutto della mia vita è stato quando è morto mio padre d' infarto a 53 anni. Io ne avevo 15. Eravamo tre sorelle, mia madre e mia nonna anziana, con una campagna da coltivare da sole. Ho dovuto lasciare il liceo per prendere un diploma, che dava più sicurezza, ma soprattutto ha significato saltare completamente l'adolescenza. Solo dopo sei sette anni le cose sono migliorate, quando ho trovato lavoro. Ricordo ancora che ero a cetrioli quando m' han detto che avevo vinto il concorso. Ho cominciato a gridare cosi' forte che tutti han preso paura. Antonella Monesi, 18-2-59, impiegata Usl.

Montagnana

Dalle otto e mezzo di sera tutta la notte da solo, non c'era un cane nella sala d'aspetto dell'ospedale di Verona, e gnianca 'n gat. E poi alle sei mi han detto che mia madre era morta. La sostituzione della valvola mitralica era andata bene, ma il cuore non aveva avuto la forza di ripartire. Aveva solo 65 anni, però diversi interventi precedenti l'avevano molto indebolita. Quello il giorno peggiore. Claudio Montagnana, 1-6-62, edile.

Natali Mattia

Il giorno più bello di tutta la mia vita è stato sette anni fa, quando ho rifilato due pappine al Molinella. No, non perchè fosse una squadra di quelle fighette odiose, era una squadra nè simpatica nè antipatica...mi è diventata simpatica dopo quei due gol. Avevo diciott'anni, giocavo esterno alto nella Giacomense, in categoria Eccellenza, la prima doppietta della vita mia, è stato bellissimo. Mattia Natali, 19-1-83, studente ad ingegneria civile.

Natali Mirco

Il mio sogno è poter realizzarmi professionalmente nel lavoro, lavorando in università nell'ambito della mia materia, o facendo il ricercatore per gratificare lo spirito, non solo per i soldi. L'impressione di maturità che tu dici io manifesti è senz'altro dovuta a mio fratello, di tre anni più grande, che ha fatto gli stessi miei studi ed è sempre stato un punto di riferimento. Non so se lui si rendesse conto dell'influenza che aveva su di me, ma la sua esperienza sicuramente ha contato molto per la mia crescita. Mirco Natali, 1-5-86, studente universitario di chimica.

Pavanelli Arianna

Il mio sogno? Sarebbe sposarmi ma...sono dubbiosa...è un passo difficile. Sono fidanzata da tre anni e mezzo e lui acconsentirebbe, ma io rimango sospesa tra un si' e un no, si vede che non è ancora scattata quella cosa che mi faccia fare il grande passo. Convivere con un'altra persona non è facile. Arianna Pavanelli, 28-9-76, impiegata.

Pavanelli Gianni

Il mio più grande sogno? Di avere un figlio! Abbiam provato quindici anni, anche sottoponendo mia moglie a diverse operazioni, an'ho mai mulà , ma adesso l'è 'na preda ch'agh ho da mandar zò...e pensa... proprio nel momento più stupido, quando non lo cercavamo più, è rimasta incinta, solo che dopo tre mesi ha abortito. E questo vuol dire che tute le medicine, le cure, iè un bluf. No, ad adottarlo non ci penso, puoi trovare un individuo che non ci accetta o che non riusciamo ad accettare. Gianni Pavanelli,14-6-58,tubista.

Pavanelli Riccardo

Quando la Juve ha vinto l'ultima Champions ai rigori contro l'Ajax, è stato il giorno più bello della mia vita. C'eran Vialli, Porrini, Ravanelli. Ricordo ancora le maglie: blù con con le stelle gialle sulla spalla. Ero a casa mia, attaccato al televisore, propria tacà!

Riccardo Pavanelli, 14-7-83, impiegato.

Pavanelli Stefano

Da due anni il mio sogno è quello di trovare un appartamento da poter ristrutturare a modo mio. Vorrei una camera da letto ampia, con scaffali e niente armadio, un soggiorno-cucina open space e un bel bagno grande, ma non perchè faccio l'idraulico, heh hè. Dominanza di colori chiari: bianco, bianco sporco e qualche tocco di colore qua e là, magari la cucina la farei rossa e nera, ma non perchè sono milanista, hehhè. Stefano Pavanelli, 24-9-72, impiegato in una ditta di idraulica.

Pistolini

Chi non ne ha un idea provi ad immaginare cosa significhi andare a scuola ogni giorno per 13 anni sapendo che per tutti sei "Quella che...".Perchè a scuola non è concesso tacere.Prima o poi ti tocca di leggere ad alta voce, di rispondere alle domande.E questo lo sai alla mattina quando ti svegli. Lo sai ogni mattina. E le gambe ti pesano indicibilmente quando ci stai andando. Perchè sai che il cuore impazzirà quando verrà il momento di parlare, e sarà impossibile stabilire se ti succede perchè hai paura o hai paura perchè ti succederà. Ma finita la scuola ho pensato che non avrei potuto sopportare ancora quello che vivevo come una vera e propria deformità. Cosi' ho cercato ogni situazione in cui mettermi alla prova. Ho sostenuto provini per cinema e doppiaggio, ho suonato e cantato nelle piazze, ho accettato lavori telefonici. E alla fine ce l'ho fatta. Ho vinto la balbuzie e ora mi sento come il brutto anatroccolo diventato cigno. Alessia Pistolini, 6-8- 69, impiegata al Sole 24ore.-

Poggioli

Il sogno che coltivo da anni è di fare tutto il mediterraneo sulla mia barca a vela di undici metri, fermandomi un po' qui un po' là: in Turchia, in Tunisia, in Grecia, per tutto il tempo che ci vuole. Un viaggio di quattro-cinque anni in quel bellissimo deserto, perchè il mare è un deserto d'acqua, e poi morire. Angelo Poggioli, 27-4-49, medico di base.

Pronzato

All'inizio del 2000 cena da amici. C'erano lui, la moglie,il bambino, un ospite e il mio nuovo fidanzato. Come sempre mi addormentai di un sonno profondo, essendo narcolettica. Tutti i conoscenti lo sanno; non si preoccupano, mi coprono e mi lasciano tranquilla. Non so dopo quanto mi sveglio. Una mano aveva superato le mutande, insinuandosi fra le cosce. Era lui, il padrone di casa, dopo aver congedato la compagnia. Lui che frequentavo da anni, i cui familiari mi portavano da sempre cose buone da mangiare. Lui che sapeva che mi era appena morto il compagno, e che vedendomi già con un altro uomo forse ha pensato che fossi territorio "disponibile". Son fuggita via e ho pianto tutta la notte. La sensazione che possa essere successo altre volte riaffiora ogni tanto, procurandomi nausea. Non sono andata dai carabinieri, troppe implicazioni familiari. Questa è la mia prima denuncia pubblica, quello il giorno peggiore della mia vita. Luisa Pronzato, 11-3-51, giornalista.

Puttomatti

Il giorno più brutto della mia vita...mmmm...se Dio vuole finora non ho avuto grossi problemi, son stata fortunata...giorni brutti...mmm... metti quando ci è morto iL gatto Ciccione. Abbiam patito molto. Povero Ciccione, l'avevamo da dieci anni e la prima volta che s'è arrischiato sulla strada l'han preso sotto. Per fortuna che ci rimangono gli altri due: Patata e Patatino,e Charlie, quel cane che sembra un orso, che è un ricordo di una mia cara amica che è morta. Sabrina Puttomatti, 20-7-68, casalinga operaia part-time.

Sabelli Fioretti

Il giorno più brutto della mia vita è stato una decina di anni fa. Quando mi son reso conto che stavo perdendo la memoria. La memoria è la cosa più importante che uno ha perchè ti rende quello che sei. E non c'è un cazzo da fare, non mi torna più. Per recuperare parte di me devo parlare con vecchi amici, e mi raccontano cose bellissime che non ricordavo più. Claudio Sabelli Fioretti, 18-4-44, giornalista.

Sanità Maria Luisa

L'undici novembre 2003 mi hanno diagnosticato un tumore maligno al seno. Avevo fatto tutte le analisi e avevo chiesto espressamente di venire informata, qualsiasi fosse l'esito. Quando me lo dissero fu il giorno peggiore della mia vita. Ma poi mi tranquillizzai. Avevo molta fiducia nei medici. Ed ebbi ragione, oggi sono completamente guarita. Maria Luisa Sanità, 8-11-47, casalinga in pensione.

Sgarbi

A m'è mai capità dle robe bele bele bele bele, è più fazil che a capita dle robe brute brute brute brute, ma la vita l'è tuta un zogh. I di' iè tuti bruti, al di' l'è bel se a tal fè 'dvantar bel! Silvano Sgarbi, 26-3-49, falegname in pensione.

Soriani

I giorni più belli della mia vita sono stati diversi. Ovviamente quando nacquero le figlie e poi quando ho avuto i primi successi professionali. Ad esempio quella volta che abbiamo acquistato la vecchia sede della Cles, una delle più grandi coop edili del Polesine. A noi quattro soci, che eravamo piccolini dal punto di vista imprenditoriale, ci è sembrato un posto enorme. Un castello! E poi addirittura nel tempo l'abbiamo demolito costruendo un posto ancora più grande. E poi in seguito abbiamo anche inglobato i loro uffici. La mia idea vincente, 30 anni fa, è stata quella di offrire alla gente un'immagine nuova dell'idraulico. Non più uno sporco, unto di grasso, disorganizzato, con tutta la roba in disordine buttata qua e là sul furgone, bensi' una persona che trasmettesse anche col look il modo moderno di eseguire questo lavoro. Corrado Soriani,13-3-61, imprenditore del settore idraulico.

Stefanoni Filippo

Il mio sogno è di poter lavorare come medico qualche tempo in Africa, o in qualche nazione in condizioni di sottosviluppo, per le persone che hanno meno sulla terra. Cioè un lavoro che non sia finalizzato ai soldi o ad avere una bella macchina. Ma mi piacerebbe molto anche fare il medico sociale della Juventus, heh hè. Filippo Stefanoni,2-9-86, studente di medicina.

Stefanoni Elena

Il mio sogno...il mio sogno cioè...cioè...mi piacerebbe diventare più forte a giocare a calcio e quindi passare professionista. Ho iniziato da piccola piccola con i miei fratelli e a parte qualche periodo ho sempre continuato. Adesso gioco in attacco nella squadra del mio istituto. Elena Stefanoni, 11-2-92, studentessa liceo classico indirizzo scientifico.

Tosetti

Fffff! Un di' bruto? Un di' bruto l'è inquò. Agh' è andà i ladri in oficina da me fiolo! Nove-diesemila euro de roba. E' sonà l'alarme, ma ora che l' è rivà i' ha fato fora tuta la minuteria. Par fortuna che le motoseghe i era tute incadenade, parchè n' altra volta uno a lo avea distrato a parlare e el complice algh' avea portà via la motosega. Da che la volta le iera tute incadenade. Vittorino Tosetti, 8-6-35, muratore in pensione.

Trombelli

Il mio grande desiderio sarebbe quello di vivere in una nazione dove merito, senso di responsabilità, correttezza e collegialità siano le parole chiave. Leonardo Trombelli, 13-3-63, professore universitario.

Tunioli

Quando, dopo numerose visite specialistiche, mi han detto che mio figlio poteva avere una malattia neurologica molto pesante, è stato il giorno più brutto della vita. Ma poi, non manifestandosi più alcun sintomo, il rischio di quella malattia è stato completamente escluso. Erano stati troppo precipitosi con la diagnosi, e noi abbiam vissuto cinque anni nell'angoscia per nulla. Solo mia madre era l'unica a non crederci...e ha avuto ragione. Silvia Tunioli,4-4-74, impiegata.

Yurcan

Il giorno più brutto della mia vita è stato quando è venuto a mancare mio nonno. Aveva 87 anni ed è stato lui ad insegnarmi tutto. L'andare sempre a testa alta, l'essere giusto con tutti, l'importanza delle piccole cose e quella di mettere amore in tutto ciò che si fa. Si chiamava Elio e lo porto sempre con me sotto forma di tatuaggio. Elios in greco vuol dire sole e io ho un piccolo sole tatuato sulla gamba destra. Luca Yurcan, 29-09-80, responsabile magazzino Hymach.

Zampini

Il 9-1-78 alle 6 del mattino tornando a casa dal lavoro in fabbrica ho avuto un colpo di sonno, o un calo di pressione non so, e sono andato nel fosso con la mia 127, sbattendo contro un muretto. Non ricordo niente dell'incidente ma ho fatto 10 giorni in coma, 20 in rianimazione e 6 mesi in ospedale, rot dapartut. Quello è stato il giorno più brutto della mia vita. Mi a son religios, brisa ad quei ca và sempar a mesa, ma son religios, devot ad Sant' Antoni e pens propria d' esar un miraculà, che qualcun lasù al m' abia aiutà. Germano Zampini, 31-10-42, dipendente statale in pensione.

Zanettini

Al me sogn? Ad ripusarm! Ma a son cuntenta, agh'ho set dipendenti, i quei i va ben, e sopratut ho avu' un cul grand axi' a truar al pasticier che ho truà. Però iè quindz' ani che a laor dala matina ale trè fin ale ot ad sira. E prima agh'ea un bar gelateria, altar quindz' ani, con orari dale siè dla matina ale dò-trè ad not. Comunque al pomeriggio a vagh' a let ale dò e punt brisa la sveglia, tomo! Albertina Zanettini detta Berta, 25-10-47, artigiana gerente un bar-edicola-pasticceria.

Paese reale 2008

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Pier Maria Romani